
Il mondo del turismo si tinge sempre più di rosa, e la provincia di Varese si conferma un laboratorio dinamico in cui l’imprenditoria femminile non solo cresce, ma guida il cambiamento. Martedì 1° luglio, a Palazzo Estense, il Forum dei Laghi ha messo al centro proprio il ruolo delle donne nell’economia locale, puntando i riflettori su dati, esperienze e strategie future. L’appuntamento, promosso da Terziario Donna Confcommercio nazionale e provinciale in collaborazione con il Comune di Varese e il sostegno della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate ha coinvolto istituzioni, imprenditrici e mondo accademico in un confronto ricco e partecipato.
A guidare i lavori è stata Cristina Riganti, presidente provinciale e vicepresidente nazionale di Terziario Donna, che ha aperto e chiuso l’incontro sottolineando l’urgenza di un cambio di paradigma: «Valorizzare il ruolo delle donne significa costruire un’economia più inclusiva, solida e capace di affrontare le sfide del futuro». Un messaggio condiviso anche dal sindaco di Varese Davide Galimberti, che ha ribadito l’importanza dell’imprenditoria femminile come motore attivo del territorio: «È compito delle istituzioni creare le condizioni perché possa crescere».
A dare respiro nazionale all’evento è stata Anna Lapini, presidente di Terziario Donna Confcommercio, che ha sottolineato il valore strategico dell’impresa al femminile: «Serve uno sguardo lungo: l’impresa femminile è motore di rigenerazione per il sistema economico italiano». Una visione condivisa anche da Mauro Vitiello, presidente della Camera di Commercio di Varese, che ha evidenziato l’impegno dell’ente nel sostenere le imprese guidate da donne, e da Rudy Collini, presidente di Uniascom provinciale, che ha inquadrato l’iniziativa nel percorso di rinnovamento di Confcommercio: «Dare spazio all’impresa femminile significa interpretare bene il presente e preparare il futuro».
I numeri emersi nel corso del Forum raccontano un fenomeno in crescita. In provincia di Varese, il 34,8% degli operatori del turismo sono donne, percentuale che sale al 35,5% lungo la sponda lombarda del Lago Maggiore. Al 31 dicembre 2024 le imprenditrici del turismo erano 2.225, pari al 34,8% dei 6.204 operatori totali. Sulle sponde lombarde del Lago Maggiore la quota sale al 35,5%, con 263 donne su 701 attività, e con una flessione contenuta del 2,6% tra il 2023 e il 2024. Un segnale incoraggiante arriva dalle giovani: le imprenditrici con meno di 30 anni, sebbene ancora poche (15 in totale), sono cresciute del 25% in un solo anno. Un dato che non solo evidenzia un cambio generazionale, ma anche una crescente capacità di visione e innovazione al femminile. Una dinamica che, per Cristina Riganti – presidente provinciale e vicepresidente nazionale di Terziario Donna – fa ben sperare: «La provincia di Varese si trova in una posizione strategica. I sette laghi attirano turisti e sportivi, ma il Varesotto ha anche un’importante vocazione industriale. In un territorio come il nostro, che unisce cultura e impresa, ogni imprenditrice può trovare ispirazione, spazio e opportunità per costruire il proprio futuro». Lo studio presentato da Alessandro Minello, docente dell’Università Ca’ Foscari e responsabile di EconLab Research, realizzato grazie alla piattaforma Confcommercio Analytics, ha per la prima volta messo a confronto due sponde del Lago Maggiore – quella lombarda e quella piemontese di Arona – evidenziando differenze, punti di forza e potenzialità ancora da sviluppare.
A sostenere la necessità di promuovere un’economia inclusiva è stata anche Anna Lapini, presidente nazionale di Terziario Donna, secondo cui sette imprenditrici su dieci operano nel terziario: «Il lavoro è fondamentale prima di tutto per le donne stesse: fornisce indipendenza economica, che è il primo argine alla violenza di genere. L’innovazione non può prescindere dalle relazioni, e per questo è fondamentale agire sia a livello locale che nazionale».
Il Forum ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti istituzionali. Il sindaco di Varese, Davide Galimberti, ha sottolineato il ruolo cruciale dei servizi per favorire l’equilibrio tra lavoro e famiglia: «Le amministrazioni devono mettere le donne nelle condizioni migliori per fare impresa. I servizi di base, come gli asili, devono essere garantiti». Gli ha fatto eco la vicesindaca Ivana Perusin, ribadendo la vivacità del tessuto imprenditoriale femminile varesino, soprattutto nel terziario: «Varese è una città molto attiva, dove le donne partecipano alla vita pubblica e professionale».
Secondo Mauro Vitiello, presidente della Camera di Commercio, occorre colmare un altro nodo fondamentale: l’offerta ricettiva. «Nel Varesotto arrivano milioni di visitatori, ma solo una parte rimane a dormire. Abbiamo bisogno di più strutture ricettive di qualità. Como ha fatto scuola, grazie a una rete efficiente. Noi dobbiamo fare lo stesso: trovare investitori, non solo turisti». Vitiello ha inoltre lanciato un appello per superare le logiche regionali nello sviluppo del turismo sul Lago Maggiore: «Dobbiamo abbandonare l’idea che il Verbano abbia due sponde. È necessario collaborare con le istituzioni piemontesi per costruire un brand comune».
Nel corso del Forum, lo studio presentato da Alessandro Minello (Università Ca’ Foscari – EconLab Research) ha confrontato le dinamiche imprenditoriali tra la sponda lombarda del Lago Maggiore e quella piemontese di Arona, tracciando un quadro utile per identificare strategie future. A rendere più concreti i numeri, le testimonianze di chi ha trasformato una visione in realtà: Federica Cesarini, medaglia d’oro a Tokyo, ha raccontato come lo sport possa dialogare con il turismo, ha raccontato il legame profondo tra sport, territorio e progettualità imprenditoriale; Lara Luz, titolare della struttura Villa Porta, ha parlato del valore dell’accoglienza sostenibile come chiave di differenziazione. ; Annalisa Mentasti, ideatrice del progetto “Varese Terra di Moto”, ha dimostrato che anche una passione può generare valore turistico ed economico.
Il Forum dei Laghi si è confermato un evento corale, reso possibile grazie al sostegno di Bcc Busto Garolfo e Buguggiate, Wall Street English Varese e Veda, realtà che hanno creduto nella forza trasformativa dell’imprenditoria femminile. A moderare i lavori è stata la giornalista Chiara Milani, che ha accompagnato il confronto con professionalità, dando voce a una pluralità di esperienze e prospettive.