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26/05/2011
Basilea 3, la nostra Banca soddisfa i parametri

Basilea 3 fa paura a molti, ma non alla nostra Bcc. Le norme che, dal 2013 al 2019, introdurranno gradualmente una maggiore severità nei requisiti di capitale per gli istituti bancari trovano le Banche di Credito Cooperativo pronte ad adeguarsi, grazie a una solidità basata soprattutto sulla qualità del capitale e sul contenimento della leva finanziaria. Ora, archiviato il primo trimestre del 2011, lo possiamo confermare: «La Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate rientra già nei requisiti previsti per quando Basilea 3 sarà a pieno regime», dichiara il direttore generale Luca Barni.
Nella griglia di Basilea c'è un dato che parla per tutti, quello relativo al Core Tier 1, l'indicatore che
esprime la componente primaria, di qualità più elevata, del capitale di una banca. «Il requisito minimo previsto da Basilea 3 a pieno regime, quindi dal 1° gennaio 2019, fissa il Core Tier 1 al 4,5% -spiega Barni-. La nostra Bcc, già ora, presenta un Core Tier 1 al 14,98%. Parlando invece di Total Capital Ratio, a Basilea 3 che ci chiede un minimo dell'8%, noi rispondiamo con il 15,70%».
La Bcc e i suoi clienti possono, quindi, guardare al futuro con tranquillità: «Abbiamo già affrontato
una difficile crisi economica senza dover ricorrere a un aumento delle spese per i nostri clienti e senza effettuare strette sul credito -conclude Barni-. Possiamo dunque cogliere le sfide di Basilea 3 con slancio, e da un punto di partenza che ci vede in una posizione di vantaggio competitivo rispetto alla maggior parte degli altri istituti di credito».


Per capirne di più, due definizioni


Il TIER 1 misura la disponibilità di denaro liquido necessario per soddisfare il prelievo dei depositanti, mentre l'indice Core misura il rapporto tra la liquidità pronta per i depositanti rispetto alle attività a rischio (ponderate)


Total capital ratio
Serve a valutare l'adeguatezza patrimoniale della banca e si basa sulla valutazione oggettiva dell'effettiva consistenza patrimoniale della banca confrontata con una valutazione della qualità dei crediti concessi (impieghi). Nel dettaglio è il dato ricavato dal rapporto tra il patrimonio di vigilanza (patrimonio di base + patrimonio supplementare, dedotte, con specifiche e dettagliate modalità, le partecipazioni e le altre interessenze possedute in enti creditizi e/o finanziari) e il valore delle attività ponderate per il rischio. Le attività ponderate per il rischio ad oggi tengono conto del solo rischio di credito e dei rischi di mercato.