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13/02/2014
La buona finanza sale in cattedra
La nostra Bcc ha tenuto una lezione al corso di Educazione finanziaria dell’università dell’Insubria

Crugnola Insubria«È la vicinanza e la conoscenza dell’investitore che fa la differenza tra le tante proposte sul mercato». Questo il messaggio lanciato da Carlo Crugnola, vice direttore generale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, nel suo intervento all’Università dell’Insubria mercoledì 12 febbraio. Invitato come relatore al corso di Educazione finanziaria, che gode del patrocinio del dipartimento di Economia dell’ateneo e della Fondazione Giovanni Valcavi, Crugnola ha raccontato il ruolo e l’attività specifica delle Bcc durante la lezione “La finanza buona e la buona finanza. Finanza etica e microcredito: una dimensione “sostenibile” e sociale nel mondo della speculazione” della professoressa Cristiana Schena. Del resto, «le Bcc sono un tipo di banca particolare, che si pone in modo diverso nei confronti del mercato e nei confronti del territorio», ha indotto Schena. «Innanzitutto, dal punto di vista giuridico, sono delle cooperative e non società di capitali dove il voto è espresso da ogni singolo socio e non dagli azionisti sulle base delle quote possedute; in secondo luogo è l’obiettivo di profitto: non può essere prioritario. Gli utili possono essere destinati ai soci, al reinvestimento ma anche a fini mutualistici». Inoltre, le Bcc si caratterizzano anche per una concentrazione delle attività «sono infatti profondamente legate al territorio», ha proseguito Schena e per le piccole dimensioni. Le Bcc fanno buona finanza. Ovvero «operano nella correttezza dei comportamenti rendendosi conto che il proprio agire ha delle conseguenze sociale e ambientali». Fare buona finanza non è infatti solamente rispettare le regole, ma anche attuare una serie di azioni che prendono in considerazione le conseguenze che le scelte di oggi possono avere sul domani, in una logica dove il sistema finanziario si pone al servizio del sistema economico diventando così motore della crescita.
Sono impostazioni che la nostra Bcc ha sempre tenuto ben presenti. «Siamo una banca mutualistica a servizio del territorio -ha sottolineato Crugnola-; è questo il punto di forza e l’aspetto di diversità di ogni Bcc. C’è una finanza che cala dall’alto e una che vive a stretto contatto con l’economia reale, che parla con i suoi attori, gli imprenditori e le famiglie. Un prodotto, una soluzione non può mai prescindere dall’interlocutore che si ha di fronte, perché deve rispondere a un’esigenza e risolvere quel problema specifico». Non solo. L’attenzione alla persona ha portato a precise scelte. «Il sistema del Credito Cooperativo ha messo in atto una serie di azioni per tutelare il risparmiatore, come il Fondo di Garanzia Istituzionale. Inoltre per scelta ai risparmiatori non vengono proposti prodotti particolarmente rischiosi: non vendiamo tutto ciò che ha al suo interno delle componenti derivate».