Sono almeno due i valori del progetto “Lavori in corso” che Comune di Busto Garolfo (Mi), unità pastorale di Busto Garolfo e Olcella e Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate hanno avviato nel 2010: innanzitutto il sostegno diretto alle famiglie attraverso percorsi formativi e tirocini lavorativi; non certo secondo, la rete di solidarietà territoriale che è riuscito a costruire andando a coinvolgere Acli, Caritas, associazioni e semplici cittadini. Questa cordata ha permesso in quattro anni di raccogliere oltre 78mila euro, fondi che hanno permesso di sostenere l’inserimento lavorativo temporaneo di 39 persone rimaste senza occupazione. «Il progetto è nato in uno dei momenti più acuti della difficile crisi economica che stiamo vivendo con l’intento di dare delle occasioni di sostegno alle famiglie», spiega il parroco di Busto Garolfo don Ambrogio Colombo. «La risposta che abbiamo avuto è stata corale: un’intera comunità si è stretta attorno al progetto permettendo così di aiutare diverse famiglie. Non solo. L’iniziativa si è rivelata un modello che altre realtà hanno voluto seguire».
La nostra Bcc ha creduto fin da subito al progetto. «La nostra mission di banca del territorio ci ha spinti a diventare parte attiva in una iniziativa che non vede interventi di carattere assistenziale, ma sostiene le famiglie facendo leva sul principio della dignità della persona e della dignità del lavoro», ricorda il presidente della nostra banca, Roberto Scazzosi. «Il progetto è molto vicino alla nostra sensibilità; è nato e si è sviluppato sul territorio, dalla collaborazione di soggetti diversi accomunati dalle medesime finalità, e indirizzandosi alla nostra comunità in particolare a chi vive una situazione di difficoltà».
“Lavori in corso” è stato ideato per le persone che hanno perso il lavoro, disoccupati, in mobilità e che non hanno intrapreso percorsi di tirocinio con l’obiettivo di mettere a disposizione tirocini lavorativi e formativi. Il primo passo è stata la raccolta di fondi: la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate ha messo a disposizione un conto corrente dove sono stati convogliati i soldi del “Fondo di solidarietà per il Lavoro e le Famiglie” aperto dalla parrocchia e dal Comune per finanziare il progetto. Poi è stata avviata una vera e propria gara di solidarietà tra associazioni, aziende, enti e privati cittadini. 130 le persone che hanno partecipato ai bandi di selezione fatti dai Servizi sociali del Comune e dalle Acli; di queste, 39 hanno avuto accesso al progetto. Nella prima fase, che ha riguardato il periodo ottobre 2010 - agosto 2011, sono state coinvolte dieci persone: sei hanno avuto accesso a tirocini lavorativi, mentre quattro hanno seguito percorsi di orientamento e ricerca attiva del lavoro presso il consorzio sociale CS&L. Con la seconda edizione (da settembre 2011 ad agosto 2014) sono state coinvolte altre 29 persone: due tirocini lavorativi e due percorsi di orientamento e ricerca attiva del lavoro presso il Consorzio Sociale CS&L, 18 tirocini lavorativi alla cooperativa sociale Arcadia, cinque tirocini lavorativi presso la cooperativa sociale Jolly e due tirocini lavorativi nelle strutture parrocchiali. I tirocini lavorativi hanno avuto una durata media di circa tre mesi (con tutti i diritti dovuti: contributi previdenziali, assegni familiari, disoccupazione), mentre le ricerche attive una durata variabile a seconda del caso. I beneficiari sono stati prevalentemente over 50 che hanno effettivamente una maggiore difficoltà di ricollocamento lavorativo. Il 20% delle persone coinvolte ha avviato rapporti continuativi dopo l’esperienza del tirocinio lavorativo.