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29/11/2023
Giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne, la testimonianza della nostra Bcc al convegno di E.Va odv
Il presidente del nostro istituto Roberto Scazzosi è intervenuto all’incontro conclusivo voluto dal Centro Antiviolenza di Busto Arsizio

“Azione, Punizione, Prevenzione”. Tre parole che diventano tre impegni per combattere la violenza sulle donne. La sala Tramogge dei Molini Marzoli di Busto Arsizio ha accolto venerdì 24 novembre il convegno conclusivo del corso di formazione, organizzato dal centro antiviolenza E.Va Odv con il supporto della nostra Bcc e il partenariato della Procura della Repubblica di Busto Arsizio, che ha anticipato di un giorno la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. Un appuntamento di rilievo voluto «per «condividere con le forze dell’ordine, con chi è chiamato a intervenire per primo, procedure e buone prassi, vista l’estrema delicatezza delle dinamiche psico-sociali che spesso sono sottese al fenomeno», ha ricordato in apertura la presidente di E.va Odv Emilia Barni. «Oggi, il compito di chi ogni giorno affronta in prima linea un fenomeno tanto complesso e drammatico è quello di non farsi travolgere dall’onda emotiva del momento. Bisogna invece continuare ad affinare una rete di professionalità che sia in grado di rispondere alle richieste di aiuto, di intercettarle quando fanno più fatica ad emergere e di non lasciare mai più sole le donne che hanno il coraggio di ribellarsi. Per questo è indispensabile mantenere la massima lucidità e determinazione, anche quando il dolore e la rabbia rischiano di prendere il sopravvento, assieme al senso di smarrimento». Di qui il titolo del convegno: «“Azione, Punizione e Prevenzione” sono le tre priorità da tenere a mente e sono le attività da svolgere con costanza, ciascuno per la propria parte e secondo le proprie competenze, ma restando in un gioco di squadra». E in questa squadra la nostra Bcc ha sempre creduto. «Siamo al fianco di E.Va Odv da quattro anni per costruire e sostenere una rete che sia non solamente a difesa delle donne vittime di violenza, ma anche di sostegno a queste persone», ha detto il presidente della nostra banca, Roberto Scazzosi. «Tra le tipologie di violenza ve ne è una che è particolarmente subdola: è la violenza economica. Quella che fa leva sulla dipendenza di una donna dal suo compagno sotto il profilo del reddito. La presenza qui oggi del nostro istituto di credito testimonia un impegno che ci vede in prima fila sia come realtà territoriale sia come banca di credito cooperativo che è stata tra i promotori del “microcredito di libertà”, progetto di emancipazione economica delle donne vittime di violenza». 
Il convegno, ha visto gli interventi del sostituto procuratore del tribunale di Busto Arsizio Carlo Alberto Lafiandra, dell’europarlamentare Isabella Tovaglieri, del commissario capo della Questura di Varese Anna Maria Benci, della psicoterapeuta Elena Paganini, del cappellano del carcere di Busto don David Maria Riboldi e di Luisa Santoro, referente per il Progetto Regionale “A scuola contro la violenza sulle Donne” che con le loro relazioni hanno fornito un’ampia riflessione sul fenomeno, insistendo sulla necessità del termine “educare”. «È il primo strumento di prevenzione, in termini di cultura, istruzione e pari opportunità», ha ricordato Tovaglieri. Ed è «con l’educazione che il carcere svolge la sua vera funzione riabilitativa», ha rimarcato don David.