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06/11/2008
A scuola con Pierino e il Lupo

Il Cine Teatro Nuovo di Olgiate Olona era gremito di piccoli spettatori. Per le scuole locali oggi, 8 novembre, si è svolta una lezione speciale: protagonisti Pierino e il Lupo e l'orchestra Microkosmos. Silenzio in sala: è andata in scena una favola musicale, ideata per fare conoscere ai giovani gli strumenti che compongono un'orchestra sinfonica. Applausi a scena aperta al termine dell'esecuzione. Tante le domande che gli studenti hanno rivolto a Fabio Gallazzi, direttore dell'Orchestra Microkosmos. "E' stato difficile comporre la musica?", "Che strumento è quello rosso", "Possiamo sentire ancora il lupo?", "C'è voluto tanto tempo per preparare il concerto?", "Perché l'uccellino è interpretato da un flauto e non da un'arpa?, "Perché ci sono così tanti violini?", "Perché quelli che rappresentano il lupo mettono una mano dentro al corno che suonano?" e tante altre ancora. Il maestro Gallazzi con la pazienza e la sapienza di un bravo insegnate ha risposto a tutti. "Sono giorni che dormiamo qui per studiare", ha ironizzato, "Abbiamo provato tante volte la musica di Prokofiev, che alla fine siamo riusciti ad impararla anche noi, come fate voi a scuola con le lezioni. I violini sono tanti perché devono compensare la potenza degli strumenti a fiato. Si mette la mano dentro al corno per sostenerlo, per riuscire a suonarlo. L'uccellino è un flauto perché abbiamo voluto rispettare l'idea iniziale di Prokofiev, e poi... pensate a un volatile che svolazza con appesa un'arpa, è troppo pesante".
Insomma, l'iniziativa, nata dalla collaborazione tra la nostra Bcc e il Comune di Olgiate Olona è stata un vero successo. "E' bello vedere come i ragazzi delle scuole si appassionino alla musica", ha commentato il nostro presidente Lidio Clementi. "Un concerto didattico è un'esperienza che si fisserà in maniera indelebile nelle giovani menti che lo hanno ascoltato".
Alla fine della mattinata il Maestro Gallazzi ha chiesto agli studenti quanti di loro vorrebbero imparare a suonare uno strumento. Dalla platea è stato un tripudio di mani alzate e di "io, io, io, io, ..."