Le celebrazioni per i 250 anni dalla consacrazione della Chiesa sono state l’occasione per invito ai governati del mondo per la fine delle guerre.

La Chiesa dei Santi Pietro e Paolo ha vissuto sabato sera un momento di grande intensità con il concerto organizzato in occasione dei 250 anni dalla sua consacrazione. L’iniziativa, inserita nel calendario delle celebrazioni per lo storico evento ha visto l’Orchestra dell’Accademia e il Coro Sinfonico Amadeus interpretare la “Trinitatis Messe” K167 di Mozart e altri brani di Mozart e Salieri, in un percorso musicale capace di esaltare l’eleganza e la spiritualità del classicismo viennese.
L’atmosfera si è fatta particolarmente emozionante al termine dell’esecuzione, quando i parroci si sono alzati in piedi e hanno chiesto agli artisti un bis “per la pace nel mondo”. L’Orchestra e il Coro hanno risposto proponendo “Pace Nobis Domine” di Mozart, accompagnati da un pubblico che, tutto in piedi, ha partecipato con commozione. Tra i presenti, anche don Ambrogio ex parroco di Busto Garolfo, originario di Arluno, che ha voluto condividere con la comunità questo significativo anniversario.
Il concerto, sostenuto dalla Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate con il supporto di Ccr Insieme Ets e patrocinato dal Comune di Arluno, ha trovato nella chiesa gremita un pubblico attento e partecipe. Maria Carla Ceriotti, presidente di Ccr Insieme Ets, che gestisce anche la muta di comunità dei soci della banca, portando i saluti del presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Roberto Scazzosi, ha ricordato come l’istituto di credito abbia voluto essere vicino a una ricorrenza che racconta il valore culturale e comunitario della parrocchia. Il sindaco Alfio Colombo, insieme al parroco di Arluno, Don Giacinto Tunesi, e al direttore d’orchestra, Marco Raimondi, ha espresso gratitudine alla Bcc per il sostegno a un evento che ha regalato alla popolazione un’esperienza di grande bellezza.
Il concerto è stato il preludio alla messa solenne celebrata la domenica dall’arcivescovo di Milano Mario Delpini per il 250° anniversario della consacrazione della chiesa. Durante la celebrazione eucaristica, Don Giacinto ha richiamato l’importanza di lavorare insieme per creare una “comunità sempre più accogliente”, un invito condiviso con i fedeli e con le istituzioni presenti. Un anniversario che racconta non solo la lunga vita della parrocchia, ma anche il suo ruolo di punto di riferimento spirituale, culturale e sociale per generazioni di fedeli. L’edificio sacro, voluto dal cardinale Pozzo Bonelli, fu eretto nella seconda metà del Settecento: pur arricchito nel tempo da affreschi e interventi artistici, conserva ancora oggi la sua struttura originaria. Era infatti il settembre 1775 quando la chiesa venne consacrata, e da allora è rimasta il cuore della comunità, capace di intrecciare storia, fede e partecipazione.
A 250 anni dalla consacrazione voluta dal cardinale Pozzo Bonelli, la parrocchia continua a intrecciare fede, memoria e vita sociale, trovando nella musica un ponte capace di unire generazioni e aspirazioni.
L’applauso corale che ha chiuso il concerto ha suggellato una celebrazione in cui storia e arte si sono fuse nel segno della gratitudine e della speranza di pace per il mondo intero.