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24/09/2025
Un inno a un visionario dei nostri territori: Piero Puricelli

Presentato a Gazzada Schiano il libro sull’uomo che ha progettato realizzato la Milano – Varese la prima autostrada d’Italia. L’incontro è stato patrocinato dal Comune di Gazzada Schianno e sostenuto dalla Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate

Un inno a un visionario dei nostri territori. Domenica 21 settembre 2025, a centouno anni esatti dall’inaugurazione della Milano–Varese, la prima autostrada d’Italia e del mondo, Gazzada Schianno ha ospitato la presentazione del libro “Lomnago 1921-1924. Inizia il futuro. Piero Puricelli: dalla prima strada bitumata d’Italia alla prima autostrada del mondo”, scritto da Liborio Rinaldi ed edito da Macchione. Nella Sala Consiliare di Villa De Strens, l’incontro – patrocinato dal Comune di Gazzada Schianno e sostenuto dalla Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate – ha riportato alla luce la straordinaria figura di Piero Puricelli, il pioniere che con la sua visione cambiò per sempre il volto della mobilità.

Il libro racconta non solo l’impresa tecnica e imprenditoriale di Puricelli, ma anche le relazioni che lo legarono a grandi protagonisti del suo tempo. «Non si finisce mai di scavare – ha sottolineato Rinaldi – ci sono i rapporti con il Florio, con Vincenzo Florio Junior di Palermo, chiamato Jinuon perché il nonno aveva il suo stesso nome. Era l’erede della famiglia che aveva inventato il Marsala e il tonno sott’olio. Il nipote era un uomo moderno, degli anni Venti, come lo stesso Puricelli. Per sviluppare la Sicilia ebbe un’idea tutt’oggi valida: creare un grande evento come traino per lo sviluppo del territorio. Così inventò la Targa Florio e, dopo la Prima Guerra Mondiale, chiamò Puricelli per mettere in sicurezza il percorso».

Gli articoli di giornale dell’epoca riportavano che grazie all’intervento di Puricelli le vetture poterono correre su una strada bitumata, raggiungendo anche i 70 chilometri all’ora: «Un progresso incredibile per l’epoca» ha ricordato l’autore. Tra il 1920 e il 1925, Puricelli portò in Sicilia centinaia di maestranze da Bisuschio, lasciando un segno duraturo tanto che ancora oggi a lui sono dedicati una scuola e un padiglione ospedaliero.

Visionario e innovatore, fu anche benefattore. Tra le sue opere meno note ci sono la fondazione dell’Istituto neurologico Besta e il sostegno all’Istituto dei ciechi di Milano. La sua parabola si concluse in povertà: morì nel 1951, al rientro dalla Svizzera, con l’unica proprietà della villa di famiglia.

Il racconto di Rinaldi ha ripercorso l’epopea della Milano–Varese, dai primi 3,5 chilometri della strada bitumata di Lomnago, completata nel 1921 e costata 135mila lire a spese di Puricelli, all’impresa dei 90 milioni di lire dell’autostrada lunga 85 chilometri. «Per coprire i costi – ha ricordato Rinaldi – inventò un azionariato, mise il pedaggio e ottenne una concessione cinquantennale. Così lo Stato non dovette sborsare nulla e Puricelli rientrò poco alla volta dalle spese».

La logica del tracciato, lineare e innovativa, resta ancora oggi un marchio distintivo dell’Autolaghi: «Da Milano a Gallarate non si gira mai il volante – ha sottolineato l’autore –. Lo stesso vale per la bretella di Como e il tratto verso Vergiate». La sua idea di saltare i centri abitati, collegandoli con viabilità minore, fu una scelta che favorì insieme industria e turismo.

L’iniziativa ha ricevuto anche il sostegno della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate. «Valorizzare le radici e la capacità di innovare che hanno reso possibile un’opera come la Milano–Varese significa dare continuità a quello spirito di sviluppo e coesione che la nostra Bcc sostiene ogni giorno a favore della comunità – ha dichiarato Andrea Rinaldi, consigliere della Bcc –. Si è trattato di un’opera storica talmente importante che ha cambiato il volto dei nostri territori. Celebrare in questa importante ricorrenza l’ingegno e la lungimiranza di Piero Puricelli è doveroso».

La presentazione si inserisce in una settimana di iniziative dedicate al genio di Puricelli. Fino al 21 settembre, infatti, Villa De Strens ha ospitato una mostra fotografica con immagini inedite della costruzione dell’autostrada Milano–Varese, curata dall’associazione fotografica Arcobaleno di Castronno grazie alla collaborazione con la ditta Gabri, che partecipò ai lavori del cantiere. Un’occasione per ricordare non solo l’ingegnere e l’imprenditore, ma soprattutto il visionario che ha saputo immaginare il futuro.

gazzada purricelli