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01/12/2025
Confcommercio: dagli 80 anni una spinta nuova contro la desertificazione commerciale. Il Gran Galà di Varese indica la rotta

Sul red carpet anche Annibale Bernasconi, vice direttore generale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, per ribadire il ruolo di vicinanza della banca alle piccole e medie imprese

Ottant’anni di storia non come traguardo nostalgico, ma come nuovo punto di ripartenza. Gli obiettivi emersi dal palco – rigenerare le città, rafforzare il turismo, sostenere il commercio di prossimità, rilanciare la provincia – raccontano un terziario deciso a essere protagonista del futuro. Dopo 80 anni, Confcommercio sceglie ancora una volta di guardare avanti. È il messaggio che Confcommercio ha scelto di lanciare dal Gran Galà del Commercio, andato in scena al Teatro di Varese tra musica da Oscar, istituzioni, imprenditori e una platea gremita. 

La serata, sold out, si è aperta con i saluti dei cinque presidenti delle sedi Ascom territoriali della provincia (Varese, Luino, Busto Arsizio, Saronno e Gallarate), accompagnati da un video messaggio del presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, che nel suo intervento ha insistito sul ruolo del commercio come presidio territoriale e attore fondamentale nei processi di rigenerazione urbana. Un saluto è giunto anche dal presidente della Regione Attilio Fontana. 

Sul red carpet hanno sfilato il vicepresidente nazionale di Confcommercio Lino Stoppani, esponenti politici nazionali e regionali come il senatore Alessandro Alfieri e la deputata Maria Chiara Gadda, il prefetto Salvatore Pasquariello, Annibale Bernasconi, vice direttore generale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate , per ribadire il ruolo di vicinanza della banca alle piccole e medie imprese, sindaci, autorità cittadine e provinciali, rappresentanti delle istituzioni, della cultura e naturalmente tanti associati, parte essenziale della grande famiglia Confcommercio. Mentre in sala erano presenti per la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, seduti tra le prime file Gian Franco Sommaruga, sindaco del collegio sindacale, Roberto Gentilomo, responsabile area mercato della banca, Enzo Petrillo, direttore territoriale area Varese, e altri funzionari di Varese e Gallarate.

Le celebrazioni sono state un’occasione per «ricordare il futuro», utilizzando le parole pronunciate da Carlo Sangalli in videocollegamento. Carlo Sangalli, presidente nazionale di Confcommercio, è intervenuto in videocollegamento dopo un recente intervento chirurgico. Con il suo messaggio ha dato forma alla linea strategica che l’associazione vuole imprimere ai prossimi anni: «Si dice che l’ernia si prende quando si portano troppi pesi. Ma Confcommercio non è mai stata un fardello ed è cresciuta per dimensioni e peso specifico». Un modo per ricordare che il peso dell’associazione è un valore aggiunto, non un onere. Sangalli ha ringraziato gli imprenditori che sostengono e animano ogni giorno il sistema Confcommercio, definendoli «un modello di vita e lavoro che dà forma alla qualità del vivere comune».

Ma è sul futuro che il presidente ha posto l’accento, indicando quella che considera la sfida cruciale degli anni a venire: «Contrastare la desertificazione commerciale, soprattutto attraverso la rigenerazione urbana». Un impegno che, ha aggiunto, non può essere relegato a una semplice linea difensiva o a un nostalgico tentativo di proteggere il passato: «Non si tratta di una battaglia di retroguardia, è una strategia operativa che coinvolge tutti. E non festeggiamo per nostalgia: questa è una celebrazione consapevole del nostro passato, ma guardando avanti». L’idea è chiara: rilanciare le città, riportare vitalità nei centri urbani e creare spazi vivi dove commercio, servizi e comunità possano integrarsi.

Un messaggio condiviso anche dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, collegato da remoto. Nel suo saluto, ha sottolineato il ruolo essenziale delle Ascom nel tessuto economico regionale: «Ottant’anni sono una testimonianza viva di quanto abbiano inciso le Ascom con il loro impegno quotidiano per lo sviluppo: un lavoro prezioso che la Regione continua a riconoscere, sono un alleato strategico». Un sostegno istituzionale forte, che conferma come la rigenerazione urbana e il rilancio del commercio di prossimità siano considerati assi portanti per la qualità della vita e la competitività dei territori.

A rafforzare il valore comunitario della missione di Confcommercio è intervenuto anche monsignor Gabriele Gioia, richiamando la «capacità di assumersi responsabilità» e la «volontà di servire la comunità per generare qualcosa di bello e di buono». Una riflessione che lega l’impegno economico al ruolo sociale dell’associazione, sottolineando come commercio e comunità siano, da sempre, parti inscindibili. «Se gli ottant’anni sono stati festeggiati in maniera così solenne, chissà cosa ci sarà per i cento», ha osservato, ricordando la data simbolica della nascita di Confcommercio: «29 aprile 1945: una data sotto il segno del guardare avanti, del generare vita e speranza».

La riflessione su un territorio ha fatto da cornice alle parole degli imprenditori. «Noi ci siamo» ha ribadito Antonio Besacchi, presidente di Ascom Varese: «il commercio c’è, può contribuire a rivitalizzare la provincia, ad esempio con le tante iniziative che i nostri imprenditori sono in grado di realizzare». Una presenza quotidiana che passa dai negozi ai bar, dagli alberghi ai servizi, fino al ruolo di presidio del territorio, che si traduce in sicurezza.

«Il commercio sta vivendo un periodo complicato, è innegabile, ma le sfide non ci spaventano come questi nostri primi 80 anni di storia dimostrano» ha affermato Rudy Collini, presidente di Ascom Busto Arsizio. «Stiamo potenziando il dialogo tra pubblico e privato, tenendo conto che il terziario non è solo “azienda”, ma vicinanza tra persone. Ci sono tanti elementi su cui lavorare per valorizzare il territorio. Un limite sono le infrastrutture, ma la posizione della nostra provincia ha un valore aggiunto».

Sulla credibilità costruita nel tempo ha insistito il presidente di Ascom Gallarate, Renato Chiodi: «Festeggiare 80 anni significa riconoscere la credibilità che abbiamo costruito nel tempo grazie alle persone che lavorano con noi». Anche il presidente di Ascom Saronno, Andrea Busnelli, ha indicato la strada del rilancio: «Il commercio può accompagnare lo sviluppo del territorio, per il futuro della provincia dobbiamo potenziare il turismo anche business, cosa che può diminuire la distanza di Varese con Milano e Como». Infine, Franco Vitella, presidente di Ascom Luino, ha messo al centro il valore dell’accoglienza: «Il commercio è accoglienza. Il commercio rende le città più belle e accoglienti ed è un elemento importante nella vocazione turistica del nostro territorio».

A rendere ancora più scenografica la serata, l’esibizione di Aria Music Project, con cantanti lirici e orchestra, che ha portato sul palco un emozionante spettacolo dedicato ai grandi autori delle colonne sonore, da Ennio Morricone a Nino Rota, da John Williams a Hans Zimmer. 

Tra gli omaggi musicali a Fellini, Morricone, “Il padrino”, “Braveheart”, “Pirati dei Caraibi”, fino al bis dedicato a Ornella Vanoni e al ritmo di “Rocky”, la serata ha assunto il valore di un manifesto: un modo creativo e potente per ribadire che il commercio non è solo economia, ma comunità, cultura, vitalità. 

gran gala del commercio 2025