La rassegna letteraria di Gallarate entra nel vivo. Main sponsor la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate

A tagliare il nastro per il via ufficiale di DuemilaLibri a Gallarate è stato il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, che ha sottolineato l’importanza di iniziative come questa per la vitalità culturale del territorio. «Queste iniziative sono importanti per far vivere i nostri spazi con incontri e dialoghi su temi interessanti – ha detto Fontana –. L’area del Varesotto si distingue a livello nazionale per l’attenzione alla lettura: siamo lombardi, siamo varesini, quindi come sempre siamo i migliori». Accanto a lui l’assessore alla Cultura Claudia Mazzetti e al sindaco Andrea Cassani, a sottolineare l’importanza del festival letterario per la città.
Con la sua ventiseiesima edizione, Duemilalibri conferma dunque la forza di una manifestazione capace di unire istituzioni, autori, lettori e territorio sotto un’unica bandiera: quella della cultura come bene comune. Un valore che la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, da sempre vicina al mondo dell’arte e della lettura, continua a sostenere con convinzione e responsabilità, contribuendo a mantenere viva la fiamma della conoscenza e della partecipazione nella comunità gallaratese e oltre.
L’inaugurazione ha visto anche la presenza di Giovanni Masullo, responsabile dell’area territoriale di Gallarate della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, e di Valentina Lolli, preposto della filiale di Gallarate. La banca, main sponsor dell’edizione 2025, conferma così il suo legame storico con Duemilalibri. «La cultura è un motore di crescita, uno strumento fondamentale per alimentare la consapevolezza, la partecipazione e l’identità di una comunità – ha commentato Giovanni Masullo –. Come banca locale, la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate ha sempre creduto nel valore della cultura come elemento di sviluppo del territorio, sostenendo con convinzione iniziative capaci di generare conoscenza e coesione. Da molti anni siamo al fianco di Duemilalibri, una manifestazione che abbiamo visto nascere, crescere e affermarsi come un appuntamento di rilievo nel panorama culturale nazionale. Essere oggi main sponsor di un evento così significativo non è solo motivo di orgoglio, ma anche la conferma del nostro impegno costante nel promuovere la cultura come bene comune e nel contribuire alla vitalità culturale del territorio che rappresentiamo».
La storica rassegna letteraria giunta alla sua ventiseiesima edizione, da lunedì 10 a domenica 16 novembre trasforma la città in un polo di dialogo, lettura e cultura condivisa. Un evento che, anno dopo anno, si è consolidato come uno dei più importanti appuntamenti del panorama culturale lombardo, insignendo Gallarate del titolo di Città che legge e rafforzando il suo ruolo nel Patto di lettura nazionale.
L’evento inaugurale ha avuto come primo protagonista Roberto Parodi, autore, giornalista e volto noto dei social con oltre 400mila follower, che ha presentato il suo libro Facciamoci riconoscere dialogando con la giornalista Annarita Briganti. In un’affollatissima Sala Missoni, Parodi ha offerto al pubblico una riflessione ironica e graffiante sulla società contemporanea e sul valore dell’autenticità. «Ho scritto questo libro anche per le nuove generazioni – ha detto –: non serve a nulla andare in giro con i loghi stampati sulle felpe. Bastano pochi capi ma di ottima qualità per essere eleganti». Con tono diretto e dissacrante, ha denunciato l’omologazione del fast fashion e celebrato una forma di eleganza che non risiede solo nell’abito, ma nello stile di vita e nel modo di relazionarsi con gli altri: «Il bon ton è per le vecchie contesse incartapecorite – ha ironizzato –. La vera eleganza è sapersi comportare con naturalezza e rispetto».
L’autore ha poi lasciato al pubblico un messaggio che ha saputo toccare corde più intime e universali: «Il segreto non è inseguire i propri sogni ma i propri talenti, perché la vera ricchezza non è avere soldi, ma avere tempo da dedicare alle proprie passioni».
Dopo l’intervento di Parodi, la serata è proseguita con l’incontro con Alberto Pellai e Barbara Tamborini, che hanno presentato Esci da quella stanza, un dialogo intenso sui rapporti tra genitori e figli nell’era digitale, segnando un primo giorno ricco di emozione e riflessione.
L’assessore Claudia Mazzetti, anima organizzativa e promotrice dell’iniziativa insieme al curatore Alessandro Barbaglia, ha espresso grande soddisfazione per l’esito dell’apertura: «Duemilalibri è una manifestazione a cui tengo moltissimo e che cresce ogni anno, grazie al mio instancabile compagno di squadra Alessandro Barbaglia, al sostegno del sindaco Andrea Cassani, del presidente Fontana e dell’assessore regionale alla Cultura Francesca Caruso e di tutti gli sponsor».
Mazzetti ha ricordato come dietro ogni edizione vi sia un lavoro di mesi, fatto di contatti, selezioni, logistica e collaborazioni con le case editrici, per costruire un calendario capace di parlare a pubblici diversi e di coinvolgere le scuole, i giovani e i lettori più esperti.
Barbaglia, che da anni firma la direzione artistica della rassegna, ha definito questa edizione «un bouquet di fiori che si appresta a fiorire», un’immagine poetica che ben restituisce la varietà di temi e autori in programma. Nei prossimi giorni, infatti, Duemilalibri ospiterà oltre trenta incontri che spaziano dalla narrativa alla saggistica, dalla poesia allo sport, dalla cucina al romance, con un’attenzione particolare al mondo della scuola attraverso il progetto #FUORIPROGRAMMA, che porterà gli autori direttamente tra i banchi e nelle biblioteche cittadine.
Il sindaco Andrea Cassani, alla sua nona edizione da primo cittadino, ha sottolineato come la rassegna rappresenti un punto d’orgoglio per Gallarate e per tutta la provincia: «Duemilalibri è il frutto di un anno di lavoro silenzioso ma appassionato che mette insieme persone, idee e visioni, con un unico obiettivo: fare di Gallarate una città che vive la cultura e la coltiva ogni giorno».
Nel corso dell’inaugurazione, il presidente Fontana ha voluto anche ricordare la liason tra cultura e sport in vista delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026, che saranno affiancate da iniziative culturali diffuse: «Sarà un’occasione per il territorio di partecipare e di mostrarsi all’altezza di un evento non solo sportivo, ma di popolo e di partecipazione».
A completare l’atmosfera della serata, l’aperitivo inaugurale al Museo MA*GA, arricchito dalla mostra storica dedicata ai manifesti ufficiali delle Olimpiadi Invernali, che ha offerto ai partecipanti un ulteriore spunto di riflessione sul valore della cultura visiva come memoria e narrazione del tempo.