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26/11/2015
Le radici della Bcc nel nuovo libro del Gruppo di ricerca storica

Presentato “La storia … in un solco. Due secoli di vita contadina a Busto Garolfo” realizzato grazie al supporto della nostra banca

È stato presentato venerdì 20 novembre in una sala consiliare gremita l’ultimo libro realizzato dal Gruppo storico di Busto Garolfo con il sostegno della nostra Bcc e dell’amministrazione comunale.
Nelle cento pagine che compongono “La storia … in un solco. Due secoli di vita contadina a Busto Garolfo” il Gruppo di ricerca storica ha raccolto le testimonianze delle casine bustese che molto hanno rappresentato il secolo scorso e molto rappresentano ancora oggi. Dalle cascine ha preso vita anche la nostra Bcc alla quale è dedicato un capitolo. Infatti «tra i soci che diedero vita nel 1897 all’allora Cassa Rurale Cattolica di Depositi e Prestiti Santa Margarita figuravano infatti possidenti, coltivatori e contadini», ha ricordato Vittorio Pinciroli componente del CdA della nostra banca che intervenendo alla presentazione ha portato i saluti del presidente e Scazzosi e dell’intero consiglio di amministrazione. «La nostra banca vuole essere nuovamente al fianco del Gruppo di ricerca storica per riconfermare il rapporto di sostegno e collaborazione. I libri che presentate si riferiscono a un passato destinato a rimanere sepolto se nessuno lo rievoca e lo tramanda in eredità. È un’importante testimonianza di storia che permette di conoscere come il nostro territorio è cresciuto e si è sviluppato. La Bcc presta molta attenzione alla storia raccontata nei vostri libri, in particolare quella locale perché è anche un po’ la storia della banca che ha sue radici nel mondo contadino».
A Busto Garolfo il monto contadino è una realtà viva. Come ha ricordato il presidente del Gruppo di ricerca storica Sergio Olmo: «Ancora oggi ci sono aziende agricole fiorenti». Dalla Cascina San Gerolamo, che con i suoi 115 anni è la più antica del paese, per arrivare all’azienda agricola Alberto Porta che è stata fondata nel 1985. Ha aggiunto Olmo: «Il libro che abbiamo pubblicato grazie alla prezioso sostegno della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate e dell’Amministrazione comunale rappresenta un patrimonio documentale che rimarrà per le generazioni future. Molte tradizioni, detti ed usanze se non trovano posto tra le pagine di un testo oppure tra le fotografie di una mostra rischiando di andare perdute per sempre». Nella pubblicazione, ha ricordato Adriana Gobbo del Gruppo di ricerca storica, «abbiamo raccolto 60 testimonianze dirette e più cento fotografie. Abbiamo inserito anche i lavori definiti “collaterali”, una sezione dedicata alla religiosità legata ai campi, la medicina e alcuni detti in dialetto». Alla serata hanno portato anche il sindaco Susanna Biondi, il vicesindaco Ilaria Cova, il parroco don Ambrogio Colombo e il vicepresidente del sistema bibliotecario Nord Ovest e già assessore alla Cultura a Busto Garolfo, Luca Vezzaro. Da tutti è arrivato il plauso per il lavoro svolto.

gruppo ricerca storico 2015