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04/07/2016
“Oplà, un saltino per la crescita”. La nostra Bcc in edicola con il Sole 24 Ore
Cambia l’impresa. Ed è necessario cambiare il modo di essere imprenditori. L’invito a fare un salto di qualità arriva dalla pubblicazione “Oplà - il saltino per la crescita” che è stata distribuita in abbinamento al Sole 24 Ore di lunedì 4 luglio e che ha visto la nostra Bcc partner dell’iniziativa. Gli autori Giuseppe Ossoli e Paolo Lardini, esperti consulenti aziendali, si sono affidati al linguaggio del fumetto (con le illustrazioni di Denise Vacirca) per parlare agli imprenditori e farlo loro comprendere che i tempi sono mutati. «Oplà parla di economia e, impresa e lavoro, temi centrali della nostra società perché la buona impresa ha valenza sociale ed è, quindi, importante per la stessa coesione civile», scrivono gli autori nella premessa. «A questa opera di tutela dell’economia sono chiamate in causa, in primo luogo, le istituzioni, ma anche gli imprenditori, gli economisti, le agenzie finanziarie e bancarie: tutti soggetti coinvolti che non devono mancare di agire con competenza, onestà e senso di responsabilità. L’impresa e la banca possono diventare luoghi di sviluppo sociale, dove l’impegno di ciascuno verte sulla costruzione di rapporti costruttivi tra imprenditori, dirigenti e lavoratori, favorendone la corresponsabilità e la collaborazione nell’interesse comune». Tutti concetti che la nostra Bcc promuove già da qualche anno.
Due le storie raccontate. La prima prende a modello “un imprenditore lombardo” e come è cambiato il suo rapporto con gli istituti di credito negli anni. Dalla mera produzione alla creazione sinergica di valore. La seconda considera “l’artigiano brianzolo” tutto casa e lavoro, ma che vive soffocato dalle imposte. Esiste però una via d’uscita: cogliere le opportunità sapendosi adattare a quelle che sono le nuove norme e le nuove regole del mercato. Come? Affidandosi a consulenti ed entrando in un rete. L’obiettivo  è fare proprio il nuovo concetto di welfare aziendale. È lo stesso artigiano che, in chiusura della storia ammette: «Ma pensa un po’. Solo qualche tempo prima ero uno di quelli che guai a contraddirmi, il mio pensiero è legge. Ed ora penso addirittura alla compartecipazione, al benessere della mia azienda». Perché tutto è collegato. L’invito finale è a “fare questo saltino”. Oplà.