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05/12/2016
Dalla Passione alla follia, con i Giovani industriali
La nostra BCC all’assemblea del gruppo giovani di Confindustria Altomilanese

È quella pazzia un po’ visionaria alla Steve Jobs che i Giovani industriali di Confindustria Altomilanese, richiamandosi all’opera di Erasmo da Rotterdam, hanno dato vita giovedì 1 dicembre nel Birrificio di Legnano alla loro assemblea sotto un claim d’effetto: #crazyones è stato infatti il titolo dato alla serata perché oggi servono «creatività, passione e conoscenza», ha detto il presidente dei Giovani industriali Egidio Alagia. Tre elementi indispensabili per riuscire a guardare al futuro. In uno scenario volutamente di sfida, la nostra BCC ha raccolto il messaggio facendosi interprete di uno spirito di rinnovamento. «Per noi la pazzia è uscire dal coro», ha esordito il direttore generale della nostra BCC Luca Barni presente all’appuntamento con il responsabile Area Mercato Massimo Tufano. «In un mondo che si muove tutto verso il digitale e il low cost dei rapporti, noi guardiamo alla persona. La nostra sfida è nella consulenza che è un valore aggiunto che non possono dare gli algoritmi e neppure il mondo digitale». Una pazzia? Probabile. Sicuramente è andare in controtendenza. «Ma la BCC è una banca che fa del territorio la sua vocazione – ha affermato il presidente dei Giovani industriali Alagia -. È una banca che, partendo dalle sue radici locali, fa del territorio il proprio valore aggiunto». Perché il territorio è capace di ripagare. Ha aggiunto Barni: «Sono fortunato a lavorare qui perché anche quando la crisi ha picchiato duro, qui ho trovato uno spirito imprenditoriale solido».
In ambito di pazzia e di innovazione, durante la serata sono state premiate la classe quinta F (indirizzo Amministrazione-Finanza e Marketing) dell’istituto superiore Torno di Castano Primo che si è aggiudicata un riconoscimento per aver creato, con il professor Fabrizio Pastori, la start up “Bio-Italy”, un esempio di azienda agricola simulata che ha dimostrato di poter funzionare anche nel mercato reale e la squadra di Management Game di quattro studenti del Mendel di Villa Cortese distintisi per le loro capacità manageriali. Simulazione da un lato ma anche conti con la realtà dall’altro, perché per trasformare un’idea in business servono finanziamenti.