News
03/04/2017
Brebbia e Frattini, due artisti si sono incontrati virtualmente in Bcc
Nella filiale di Varese della nostra Bcc un evento d’arte che ha saputo richiamare moltissime persone

Un passaggio di testimone nel segno dell’arte visiva. È quanto la filiale di Varese della nostra Bcc ha promosso giovedì 30 marzo ospitando l’incontro virtuale tra due artisti che furono tra i protagonisti di quella vivacità intellettuale che Varese visse tra gli anni 60 e gli anni 70. Ad unire il filmaker Gianfranco Brebbia e il pittore Vittore Frattini la poesia “Dall’alto” - che ha dato il titolo anche alla serata - che il primo scrisse dopo aver fotografato gli occhi del secondo. «Partendo da questa poesia abbiamo voluto costruire un percorso dove il filo conduttore è la comunicazione visiva che i nostri padri hanno osservato e, anticipandone alcuni aspetti, innovato», ha spiegato Giovanna Brebbia presente alla serata con Max Frattini, figlio di Vittore aprendo una serata che ha voluto essere un passaggio di testimone, un invito alle nuove generazioni ad essere innovativi, creativi e visionari così come lo sono stati Brebbia e Frattini con la loro arte.
La serata, alla quale hanno partecipato per la nostra Bcc il vice presdiente vicario Ignazio Parrinello con il consigliere Diego Trogher e il direttore generale Luca Barni, con la presenza del sindaco Davide Galimberti, del consigliere regionale Luca Marsico nonché del cantante Memo Remigi, è servita anche per presentare la terza edizione del convegno “Idea assurda per un filmaker” in programma il 7 aprile a Varese, nell’aula Granero Porati di via Dunant 3 all’Università degli Studi dell’Insubria. “Varese. La città immaginata” il tema collegato al Premio Gianfranco Brebbia, concorso cinematografico dedicato agli studenti di Scienze della Comunicazione dell’Insubria. Novità di questa terza edizione sarà il Premio Brebbia “Prospettive” concorso cinematografico aperto a tutti.
Nei locali della nostra filiale sono state esposte alcune opere dei due artisti: per Brebbia hanno trovato posto alcune fotografie e sono stati proiettati alcuni filmati, per Frattini sono stati proposti i Lumen definiti da Vanni Scheiwiller nel 1985 come «un gruppo di tele lasciate per lo più grezze, solcate in senso orizzontale e verticale da strisce e fasce di colori acrilici luminescenti, tali da prestarsi a una duplice visione, diurna e notturna». Ha spiegato il figlio di Vittore Frattini, Max: «Siamo molto onorati nel vedere che una banca ha deciso di aprire le sue porte all’arte. Del resto, la Bcc non è una banca come le altre: qui quando entro non trovo il responsabile di filiale o i dipendenti, ma un posto dove ci si chiama per nome». Ed è stato proprio questo il valore aggiunto che la nostra Bcc ha saputo dare all’evento. «Noi siamo molto contenti di poter ospitare qualsiasi evento che valorizzi la città di Varese. Che sia arte, sport, o un evento solidale, le nostre porte sono sempre aperte – ha commentato Barni - Ormai a Varese è diventata consuetudine ospitare qualcuno e organizzare un evento. Ogni volta i varesini ci riconoscono il fatto di fare relazione perché noi siamo una banca di relazione».