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19/11/2018
Busto Garolfo rivive nelle immagini dell’archivio di Angelo Paganini

Presentato “Professione fotografo” il nuovo libro del Gruppo di Ricerca Storica realizzato con il sostegno della nostra Bcc

Quarant’anni di professione raccolti in 250 immagini. È stato presentato venerdì 16 novembre l’ultimo libro del Gruppo di Ricerca Storica di Busto Garolfo: “Professione fotografo”, che è stato realizzato con il sostegno della nostra Bcc, è dedicato ad Angelo Paganini, il fotografo che dalla seconda metà degli anni 50 fino al 1998 (anno della sua prematura scomparsa) ha documentato la vita del paese. «È un lavoro di indubbio interesse e di grande valore», ha commentato il presidente della nostra Bcc, Roberto Scazzosi, intervenuto in sala consiliare al fianco del sindaco Susanna Biondi e del presidente della Pro loco di Busto Garolfo Angelo Zanzottera. «Il Gruppo di Ricerca Storica prosegue in quel lavoro tanto paziente quanto prezioso di valorizzazione della nostra storia, della storia del nostro paese. È un impegno importante perché il non dimenticare ci permette di guardare verso il futuro con maggior consapevolezza e maggior fiducia».

Coronando un sogno che aveva nel cassetto da tempo, il Gruppo di Ricerca Storico ha potuto visionare quasi 10mila foto scattate da Paganini in oltre 40 anni di attività. «Grazie alla preziosa collaborazione dei famigliari di Paganini, abbiamo avuto accesso ad un importante archivio. La difficoltà maggiore è stata la scelta delle immagini», ha ricordato Adriana Gobbo presentando la pubblicazione. Angelo Paganini era il fotografo di Busto Garolfo. Attraverso i suoi obiettivi sono passati matrimoni e funerali, cerimonie religiose e manifestazioni sportive e persino incidenti, veniva infatti chiamato a documentare gli scontri per fornire materiale alle assicurazioni. «Guardando a cosa c’è alle spalle dei soggetti in primo piano scopriamo una Busto Garolfo che non c’è più o che è cambiata profondamente», ha proseguito Gobbo. Si scoprono abitudini e modi di vita di un passato recente che però rischia di essere dimenticato. Il presidente del Gruppo di Ricerca Storica, Federica Barbaglia, ha donato un copia del libro a Scazzosi.

libro storico paganini