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29/01/2020
Giovani, ambiente e lirica, la nostra Bcc al fianco della Tosca di Varese

Presentata l’opera di Puccini che sarà messa in scena domenica 1 marzo al Teatro Openjobmetis

Dopo la rappresentazione del Don Giovanni di Mozart l’anno scorso, la nostra Bcc ha confermato il sostegno all’opera lirica di Varese. Nello specifico, alla messa in scena della Tosca di Giacomo Puccini prevista domenica 1 marzo (ore 17) al Teatro Openjobmetis di Varese e prodotta da Red Carpet Teatro e Giorni Dispari Teatro. E, come ha ricordato il vicepresidente della nostra banca Diego Trogher nella conferenza stampa di presentazione che si è svolta martedì 28 gennaio, un sostegno rafforzato da tre motivi: innanzitutto, «il coinvolgimento dei giovani in quello che è un genere non particolarmente seguito dalle nuove generazioni»; in secondo luogo, «il messaggio ecologista che la regista di Serena Nardi ha voluto affidare alla Tosca»; terzo, «il valore della cultura per far crescere il territorio». Sono tutti elementi che rientrano nel dna della nostra Bcc».

La produzione è ripartita dalle scuole di Varese in un percorso di formazione all’opera: quasi 500 gli studenti coinvolti. Dal liceo musicale Manzoni, al liceo artistico Frattini, al liceo scientifico Dalla Chiesa di Sesto Calende fino agli universitari del corso di Scienze della Comunicazione dell’Insubria. In più, «con gli alunni del liceo Manzoni siamo andati oltre, inserendo la Tosca in progetto di alternanza scuola-lavoro: grazie alla collaborazione di Massimiliano Broglia, docente di canto al Manzoni, alcuni ragazzi faranno parte del coro insieme con il Coro Varese Estense diretto da Irene Guerra», ha spiegato Serena Nardi.

La messa in scena è «volutamente fruibile e attuale», ha proseguito. «Davanti a un’opera molto cinematografica nella struttura narrativa, visiva e musicale, ci siamo accorti che Tosca racconta una vicenda dove tutti “usano” tutti. E spesso “gettano”, proprio come avviene con i rifiuti. Davanti a un mondo plastificato, urge però assumere una più forte coscienza ambientale». La Tosca varesina diventa così testimone e vittima di un meccanismo “usa e getta”, proprio come la società attuale.

Non ultimo il valore della cultura. «L’opera lirica è un grande patrimonio del nostro Paese. In più, Varese è stata molto legata a questo genere. Noi lo abbiamo voluto riportare in città coinvolgendo la città stessa e richiamando interpreti e musicisti di primissimo piano: la soprano Renata Campanella (Tosca) che interpreterà la romanza “Vissi d’arte, vissi d’amore”, il tenore Max Jota (Mario Cavaradossi) cui è affidata la famosa aria “E lucevan le stelle” e il baritono Marzio Giossi (barone Vittelio Scarpia), con Stefano Giaroli alla direzione dell’Orchestra delle Terre Verdiane presente grazie alla collaborazione con l’associazione Fantasia in RE di Reggio Emilia».

Una produzione che ha inorgoglito anche il sindaco di Varese, Davide Galimberti, presente in conferenza stampa: «Il ritorno dell’opera lirica a Varese con una produzione varesina è motivo di orgoglio per il Comune. Complimenti per la scelta di coinvolgere i giovani e di affrontare tematiche estremamente attuali come quelle ambientali».

la tosca 2020

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