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02/12/2022
Busto Garolfo, i 1100 anni di storia raccolti nel libro del Gruppo di Ricerca Storica

Il direttore generale della nostra Bcc Roberto Solbiati alla presentazione della tredicesima pubblicazione dell’associazione bustese

C’è anche la nostra Bcc nel volume “Frammenti di storia. 1100 anni di vita bustese” che il Gruppo di Ricerca Storica di Busto Garolfo ha presentato lo scorso venerdì 25 novembre nell’ex sala consiliare di via Magenta. Un libro nato da un importante ritrovamento: una pergamena datata 922 e conservata nell’Archivio della Chiesa di Sant’Ambrogio a Milano dove si riporta il testamento di Domenico da Inveruno: l’arciprete della chiesa di San Genesio di Dairago volle fare la donazione ai canonici di Sant'Ambrogio, affinché questi celebrino messe in suo suffragio, di un appezzamento di vigna di circa 2.700 metri quadrati situato proprio a Busto Garolfo.

Poche righe che sono servite al Gruppo di Ricerca Storica per dare alle stampe la tredicesima pubblicazione dopo oltre un anno di ricerca e consultazione degli archivi. «Avete fatto un lavoro importante per tutta la nostra comunità», ha detto il direttore generale della nostra Bcc, Roberto Solbiati intervenuto alla serata di presentazione insieme con la sindaca Susanna Biondi e il parroco don Ambrogio Colombo. «Un lavoro che racconta la storia del paese che ha visto i natali della nostra e vostra Bcc e che ci insegna quanto sia importante la storia, la nostra storia, per costruire il nostro futuro».

Il Gruppo di Ricerca Storica, guidato dalla presidente Federica Barbaglia, ha ricostruito nel libro l’evoluzione di Busto Garolfo dal medioevo, al rinascimento fino ad arrivare all’epoca moderna. Dalla chiesa di San Remigio, datata 1346, edificata accanto a un piccolo luogo di ristoro per viandanti e venditori ambulanti e adibita successivamente a lazzaretto durante la pestilenza del 1630, alla storia della frazione di Olcella della cui esistenza già si fa riferimento nel 1462, per arrivare alla consacrazione della chiesa parrocchiale ad opera di San Carlo Borromeo nel 1570, di cui ancora oggi si conserva un calice donato dal vescovo ambrosiano all’allora parroco bustese. Una lunga storia che ha visto anche la bandiera del Comune sventolare durante le cinque giornate di Milano nel 1848 e nel 1897 il sorgere della Cassa Rurale e Artigiana di Busto Garolfo. Racconti ufficiali, ma anche tante curiosità, come la presenza della congregazione degli Umiliati a Busto Garolfo, l’attentato a San Carlo (fortunatamente non andato a buon fine) da parte di un tal Farina e il mancato “prelievo” delle campane della chiesa durante la seconda guerra mondiale.

La serata è stata accompagnati dall’ensemble Milano Classica.

GRS 2022