L’autonomia nella vita adulta delle persone affette dalla sindrome di down è possibile e lo hanno dimostrato concretamente le testimonianze portate al convegno che si è tenuto sabato 13 aprile, a Cassano Magnago, dal titolo "L'armonia nella Sindrome di Down: quando diventare orchestrali fa la differenza", promosso dall’associazione +di21 con il contributo della nostra Bcc e a cui ha preso parte il responsabile della filiale di Cassano Magnago, Paolo Giorgi.
Quando nasce un bambino con la sindrome di down ai genitori viene troppo spesso prospettato un percorso di vita difficile, “non sarà un ingegnere”, si sentono dire, ma potrebbe essere altro e i giovani dell’associazione +di21 di Cassano Magnago ne sono un esempio: alcuni lavorano, assunti, alla Decathlon, alla Elmec di Brunello, alla Vibram.
Il convegno è stata l’occasione per approfondire i temi dell'inclusione sociale, scolastica e lavorativa delle persone con sindrome di Down: «Le famiglie non vengono mai lasciate da sole. Al momento ne seguiamo una settantina, con un’attività che è strutturata per fasce di età -ha spiegato Antonella Cibin, presidente dell’associazione +di21-. Nella fascia dei più piccoli lavoriamo molto con l'arte terapia, prima tra la mamma e il bambino e poi con il papà. Poi ci focalizziamo soprattutto sulla loro identità come persona: ognuno di noi è unico e deve valorizzare i suoi talenti. Nelle scuole vanno i nostri ragazzi più grandi a raccontare le loro esperienze, presentando brani di un libro della nostra associazione nazionale e rispondendo alle domande degli studenti. Per i senior, ovvero i maggiorenni, abbiamo costruito dei percorsi che li preparano alla vita autonoma. Il parroco di Cassano Magnago ci ha messo a disposizione un grande appartamento e qui passano dei giorni senza le loro famiglie, periodi durante i quali la nostra associazione li “sorveglia”. Stimoliamo la loro vita autonoma anche con delle uscite serali: vengono accompagnati, ma poi restano da soli al pub. Insomma: li aiutiamo e li sosteniamo nel percorso di crescita e di vita».
L’Associazione +di21, che è stata una dei primi correntista della nostra Bcc all’apertura della filiale di Cassano, si occupa anche dell’inserimento lavorativo, «sia le persone che seguiamo sia le aziende che le assumono hanno a disposizione un nostro tutor a cui si possono rivolgere in qualunque momento -prosegue Antonella Cibin- e ci occupiamo anche di organizzare un percorso di inserimento con i colleghi». Inoltre, +di21 assieme a un’altra associazione (Aspi, che si occupa di persone affette dal morbo di Parkinson) gestisce in un locale confiscato alla mafia la pizzeria Amicorum. «I nostri ragazzi e le nostre ragazze si occupano dell’accoglienza in sala, degli ordini e del servizio in sala: sono “fasi” del lavoro in pizzeria che aiutano a vivere la dimensione relazionale, che è fondamentale per le persone con sindrome di Down -conclude la presidente di +di21-. Vogliamo ringraziare il Comune per avere rinnovato la concessione per il locale, il parroco, la Bcc e tutte le persone che ci aiutano e che ci supportano in questo nostro percorso per portare all’autonomia le persone affette da sindrome di down: loro ci mettono più tempo di altri a raggiungerla e ci vuole costanza e tanto impegno, ma i fatti ci dimostrano che che la possono fare».