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05/09/2024
Uniti si fanno crescere le persone: arriva a Busto Garolfo il corso Asa, ausiliari socio assistenziali, grazie all’unione di Bcc, Cartitas, Casa di Riposo San Remigio, Fondo Diamo Lavoro, e Fondazione S.Carlo

Il corso per Asa, ausiliario socio assistenziale, quest’anno si terrà per la prima volta a Busto Garolfo grazie all’impegno di pubblico e privato, che ha visto un lungo lavoro di oltre sei mesi per poterlo portare in paese. I posti a disposizione sono 20 e per i partecipanti il percorso di studi avrà solo il costo simbolico della quota di iscrizione di 200 euro, che potranno essere coperti, per chi non ha la possibilità, con il microcredito da chiedere al momento dell’iscrizione, e restituire dopo che si è iniziato. Il microcredito è un progetto di Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Caritas e Comune.

L’idea è nata dopo che una residente di Busto Garolfo ha partecipato a Milano a un corso per Asa della diocesi. La Caritas assieme alla parrocchia hanno lavorato per portare il corso in paese e poterlo offrire gratuitamente, coordinando tutte le realtà che hanno contribuito a realizzarlo.

Il progetto è stato realizzato con il contributo della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, che assieme al Comune e al Fondo Diamo lavoro della Caritas Ambrosiana hanno finanziato il corso, della Fondazioni S. Carlo, che si occupa della selezione e di seguire i partecipanti durante l’anno di formazione, della fondazione Clerici, che terrà la docenza, della Casa di Cura San Remigio, che ha messo a disposizione gli spazi per la scuola e alcuni infermieri come insegnanti, oltre ad ospitare la parte dei tirocini che riguardano le Rsa.

Questo progetto è l’ultimo lascito del parroco di Busto Garolfo e presidente della Caritas locale, Don Ambrogio Colombo, che si sta preparando a un periodo di riposo dopo aver prestato la sua opera per vent’anni a Lissone, 17 a Robecco e gli ultimi 14 a Busto Garolfo. «Bisogna sempre avere gli occhi aperti e il cuore pronto a compiere azioni concrete», ha commentato il parroco. «Questo corso è per le persone che vogliono lavorare. Dopo anni, vedendo la necessità di lavoro e la richiesta di personale di questo tipo, ci siamo attivati per portare questa opportunità a Busto Garolfo. L’iniziativa è il frutto maturato da un lungo percorso di aiuto alle persone in difficoltà, sorge su un terreno già sperimentato, che trova sempre nuove iniziative e che negli anni ha portato anche dei risultati, dal microcredito con la Bcc alla solidarietà per il lavoro, in collaborazione con la Bcc e con il Comune e con la Caritas Parrocchiale, che offre tre mesi di lavoro a venti ore settimanali a persone selezionate dai servizi sociali. Il corso Asa è l’ultimo tassello di questa catena di aiuti e solidarietà per le persone che hanno voglia di fare».

«La collaborazione funziona», commenta Roberto Scazzosi, il presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate. «grazie all'aiuto di tutti siamo riusciti a tenere questo corso qui. Sul territorio c’è sempre più bisogno di personale specializzato per prendersi cura dei nostri anziani. Servono servizi, certo, ma anche grande umanità per svolgere la professione di ausiliario socio assistenziale. Servono persone dal cuore grande, che sappiano dispensare anche gentilezza e comprensione verso chi è malato o in difficoltà fisica. La nostra missione come banca è quella di fare crescere i territori che ci ospitano e questo corso aiuterà i servizi verso gli anziani e contemporaneamente formerà delle persone, che si inseriranno nel mondo del lavoro. In economia questo concetto si esprime con un inglesismo: win win, una soluzione vantaggiosa per tutte le parti».

«Un esempio virtuoso di collaborazione», così il Sindaco, Giovanni Rigiroli, commenta l’imminente avvio del corso di formazione per ASA, che si terrà nella casa di riposo ‘San Remigio’ a Busto Garolfo. «Gli sforzi congiunti di BCC, Caritas, Fondazione Il Cerchio, Fondazione S. Carlo, Parrocchia e Amministrazione comunale, infatti - prosegue Rigiroli -, hanno reso possibile l’organizzazione di questo percorso formativo: una grande occasione per tutti i cittadini del Legnanese. Quando realtà così importanti fanno squadra, nessun traguardo è troppo ambizioso e a beneficiarne è tutto il territorio».

Il corso ASA «è un'iniziativa importante, che il Fondo Diamo Lavoro della Caritas Ambrosiana sostiene completamente, perché è in linea con le attività che abbiamo già svolto in passato e per le quali siamo nati», spiega Giuseppe Sala, responsabile del Fondo. «Il Fondo Diamo Lavoro è nato con lo scopo di finanziare il reinserimento nel mondo del lavoro di persone che avevano perso il proprio impiego. Quando la Caritas Parrocchiale di Busto Garolfo e Olcella, insieme al Comune e con la collaborazione di Bcc e altri enti, ha proposto questa iniziativa, non solo abbiamo accettato, ma abbiamo deciso di partecipare anche economicamente come fondo. Siamo fiduciosi nel buon esito di tutta l'iniziativa».

«L’inserimento nel mondo del lavoro, attraverso percorsi formativi di qualità, è un punto fermo del nostro programma amministrativo», aggiunge il Vice Sindaco e Assessore alle Politiche del Lavoro, Andrea Milan. “Questo progetto è proprio una concretizzazione di questa visione: corsi del genere sono attivi per lo più su Milano, ma dare ai cittadini del Legnanese la possibilità di formarsi senza spostarsi dal nostro territorio è davvero una bella occasione. Il corso consentirà poi di conseguire una qualifica attualmente molto richiesta nel nostro territorio».

«Il corso ASA è un'opportunità per le persone di individuare possibilità di lavoro con ragionevoli prospettive di impiego sul territorio e, nel contempo, ci aiuta a formare e selezionare il personale che potrebbe poi essere impiegato presso la nostra struttura o nei servizi territoriali che offriamo. Ci sono diverse possibilità di impiego anche nelle strutture di tutta la zona», spiega il direttore generale della Fondazione San Remigio, Danilo Benecchi.

«Si tratta di una possibilità unica, poiché corsi ASA praticamente gratuiti sono rari e spesso richiedono requisiti particolari per accedere a progetti specifici», conclude Romina Dossena della Fondazione S. Carlo.