Roberto Gentilomo, responsabile area mercato della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate al convegno di Confindustria Varese in Borsa a Milano esplora nuove opportunità per sostenere le aziende del territorio

La Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate si conferma al fianco delle piccole e medie imprese anche con strumenti di finanza innovativa, capaci di affiancarsi a quelli più tradizionali. In occasione del convegno “Conoscere per crescere: nuova finanza d’impresa e mercato dei capitali per lo sviluppo imprenditoriale”, organizzato da Confindustria Varese e ospitato nella prestigiosa sede della Borsa di Milano, il responsabile area mercato della Bcc, Roberto Gentilomo, ha esplorato nuove opportunità per supportare le aziende del territorio.
«L'impresa può entrare in banca e rivolgersi a noi per essere aggiornata ed integrare strumenti di finanza innovativa con quelli bancari tradizionali», ha spiegato Gentilomo, commentando le possibilità offerte da private equity, venture capital, crowdfunding, fino ad arrivare alla quotazione in borsa. «Queste opportunità non riguardano esclusivamente le grandi aziende strutturate, ma possono essere sfruttate anche dalle piccole e medie imprese, che rappresentano il nostro core business come banca di credito cooperativo». Un messaggio chiaro per ribadire che la Bcc è pronta a sostenere le Pmi con un approccio che guarda anche oltre i confini dei servizi bancari tradizionali.
La partecipazione della Bcc al convegno è stata significativa: oltre a Gentilomo, erano presenti sette capi area della banca, a conferma del forte impegno nel promuovere strumenti di finanza innovativa anche tra le realtà locali. «È un’opportunità per sviluppare business che non va sottovalutata», ha aggiunto Gentilomo. «Essere aggiornati e affiancare le imprese con soluzioni alternative è fondamentale per il nostro territorio».
Il convegno, moderato da Marco Crespi, responsabile dell’Area finanza di Confindustria Varese, ha visto la partecipazione di esperti del settore che hanno delineato il quadro attuale del mercato. Mauro Iacobuzio, responsabile per l’Italia di Elite-Gruppo Euronext, ha sottolineato come «in Italia due aziende su tre siano di proprietà familiare, prevalentemente nei settori del food, della meccanica e della metallurgia. I dati dimostrano che questo modello ha funzionato bene negli ultimi dieci anni sia in termini di crescita, di ricavi e di redditività».
Eppure, come ha evidenziato Innocenzo Cipolletta, presidente di Aifi (Associazione italiana del private equity, venture capital e private debt), vi è ancora una resistenza culturale all’uso di questi strumenti: «Solo l'1,5% delle oltre 200mila Pmi italiane è supportato da strumenti di venture capital, private equity e private debt».
Anna Gervasoni, rettore dell'Università Liuc e direttore di Aifi, ha ribadito l'importanza di una finanza che accompagni le imprese nelle varie fasi della loro vita: «Private equity, venture capital, borsa, basket bond e banche sono tasselli fondamentali. È essenziale che questi strumenti siano conosciuti e integrati per sostenere la crescita imprenditoriale. In questo senso, il lavoro di Confindustria è cruciale».
La presenza della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, unica banca locale rimasta nel Varesotto e nell’Altomilanese, al convegno milanese non è stata affatto casuale. Al contrario, rappresenta un impegno tangibile per rimanere un punto di riferimento per le Pmi del territorio, puntando non solo su strumenti tradizionali ma anche su soluzioni finanziarie più evolute e innovative.