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24/09/2010
Bcc e Confcooperative promessi sposi

Compleanno e matrimonio si sono celebrati domenica 19 settembre all'assemblea provinciale di Confcooperative Varese; se erano 65 le candeline spente dall'organizzazione nata nell'anno zero della rinascita, quello della fine del secondo conflitto mondiale, l'annuncio del connubio è arrivato dal direttore della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate Luca Barni. «Per tutti questi anni abbiamo viaggiato paralleli -ha sottolineato il direttore - oggi le nostre strade si incrociano veramente. A breve infatti, la nostra Bcc aderirà a Confcooperative, così come hanno già fatto molte Bcc italiane». Il perché è scritto nel titolo dell'assemblea: "1945 -2010: 65 anni di valori condivisi", ergo «l'assoluta necessità che l'utilizzo del denaro sia accompagnato da scelte etiche, morali e culturali» ribadita da Barni è tema caro a Confcooperative e terreno d'incontro fra questa e la nostra Bcc. All'assemblea, per il secondo anno tenutasi nella Fiera di Varese, erano presenti, fra gli altri, il numero uno dell'ente Claudio Marelli, il presidente della Camera di Commercio Bruno Amoroso, l'assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità Raffaele Cattaneo, l'onorevole Luca Volonté, il consigliere regionale Rienzo Azzi, il presidente di Federsolidarietà nazionale e lombarda Giuseppe Guerini. A salutare l'inizio dei lavori il sindaco di Varese Attilio Fontana. Qualche numero per descrivere Confcooperative Varese: 226 sono le associate (il massimo della sua storia), circa 24mila i soci, più di 4mila gli occupati, oltre 115 milioni di euro il giro di affari, con una crescita pari quasi al doppio rispetto alla media nazionale. Occasione per parlare dello stato dell'arte, vista la presenza di tanti attori economici e istituzionali del territorio, il presidente Marelli non ha mancato di sottolineare i problemi di operatività quotidiana che le cooperative devono affrontare, alcuni aggravati dalla crisi, come i pagamenti delle pubbliche amministrazioni, altri strutturali, come l'eccessiva burocrazia per le gare d'appalto. Dal presidente di Federsolidarietà Giuseppe Guerini, in chiusura d'assemblea, una nota che è motivo di orgoglio per il sistema cooperativo, sempre pronto a sviluppare qualcosa di nuovo, a rispondere alle domande emergenti e decisivo per mantenere il sistema del welfare.