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16/09/2010
Medaglia d’onore della Repubblica Italiana a Felice Castoldi

È stata Franca Bottini, vedova del pittore bustese Felice Castoldi a ritirare martedì 7 settembre in Prefettura a Milano la "Medaglia d'onore ai cittadini deportati e internati nei Lager nazisti". Un riconoscimento giunto tardi, a 65 anni dalla fine del secondo conflitto mondiale e a quasi un anno dalla scomparsa di Castoldi, socio storico della nostra Bcc, morto nel novembre 2009 a 91 anni, ma che rende una testimonianza simbolica al valore e alla dignità della scelta operata dagli italiani che scelsero la libertà. Con questo spirito la famiglia del pittore ha accettato il riconoscimento, perché se è vero che tanto tempo è trascorso, non si sono persi senso e valore del gesto. Soddisfazione ha espresso l'assessore alla Cultura di Busto Garolfo, Luca Vezzaro, che ha sottolineato come «questa onorificenza sia motivo d'orgoglio per la città e confermi la grande statura di Felice Castoldi». Deportato in Germania, Castoldi teneva a ricordare l'importanza della conoscenza del tedesco per la sua salvezza. La padronanza della lingua gli permise, infatti, di lavorare come spedizioniere in un magazzino di Magdeburgo. Dopo il difficile rientro in Italia, e con il ritorno a una vita normale, Castoldi poté dedicarsi alla pittura, quella passione che non aveva abbandonato neppure nei momenti drammatici vissuti in Germania. Alle numerose esposizioni, personali e collettive, nella sua attività si sono accompagnati restauri del patrimonio artistico e donazioni di opere alle istituzioni civiche e religiose del territorio. La Provincia di Milano premiò Castoldi nella giornata della Riconoscenza 2007, la Bcc ospitò nel 2006 la personale "Dal Figurativo al Grumismo".