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22/06/2010
La cultura riparte dalla Bcc

Cultura: una questione territoriale. La nostra Bcc ha ospitato lunedì 21 giugno il convegno "A Nord Ovest! Scenari, prospettive e sviluppi dell'offerta culturale: un tavolo per istituzioni e operatori" promosso dall'amministrazione comunale di Busto Garolfo. Un incontro al quale hanno partecipato gli assessori alla Cultura di Regione Lombardia, Provincia di Milano e di 15 comuni, oltre ai referenti di due Poli culturali e due sistemi bibliotecari; un punto di partenza per avviare la riflessione sulle proposte culturali. A dare il benvenuto e ad aprire i lavori, è stato il presidente della nostra Bcc, Lidio Clementi. «È un onore ospitare un seminario sul tema Cultura», ha esordito. «Lo è in sé, perché cultura significa sempre ricchezza e la nostra banca dimostra con i fatti la sua sensibilità verso le iniziative in questo campo investendovi ogni anno molte risorse. Lo è perché si ragiona sulla cultura in termini di progettualità, e per noi, banca del fare, vedere riuniti intorno a un tavolo istituzioni e operatori del settore è una prova che qui, oggi, non si farà accademia, ma si lavorerà per concretizzare l'esperienza, il patrimonio di conoscenze e professionalità che ognuno di voi porta con sé. Lo è -ha proseguito- perché tutti voi intrattenete forti legami operativi con questo territorio e per noi Bcc, banca nata e cresciuta su questo territorio, non si può parlare di un tema senza calarlo in un contesto. Ed è giusto parlare non di cultura sospesa a metri da terra, ma di cultura nelle realtà che viviamo, di cultura sul nostro territorio e del nostro territorio. La nostra banca, che nasce come banca locale e che, oggi, su questo territorio, è l'unica banca veramente locale saluta con favore iniziative come la vostra, anche in vista di un appuntamento di cui parlano tutti e che contiene enormi potenzialità da far fruttare, l'Expo 2015. Se vogliamo recitare la parte dei protagonisti, e questo territorio, nella sua storia recente, è stato trainante con le sue imprese per lo sviluppo, ecco la necessità di metterci in gioco da subito. Anche la cultura è un fattore di sviluppo, anche la cultura è un'impresa, anche con la cultura e grazie alla cultura si vince la crisi». Parole che hanno fatto da apripista alla presentazione delle tre esperienze dell'Alto Milanese: il festival Donne in Canto, il Polo culturale di ScenAperta e il Festival corale internazionale, prima di arrivare alla tavola rotonda alla quale hanno partecipato Massimo Buscemi, assessore regionale alla Cultura, Novo Umberto Maerna vicepresidente della Provincia di Milano, Gianbattista Fratus consigliere provinciale con delega all'Alto Milanese, Livio Frigoli coordinatore del Patto Nord Ovest Expo 2015 e Luca Vezzaro assessore alla Cultura di Busto Garolfo. E dal tavolo è scaturito un documento finale condiviso nel quale sono state indicate due linee prioritarie di sviluppo: innanzitutto "la valorizzazione della vocazione sovra-territoriale dei processi culturali, della rete e dell'interscambio tra i soggetti coinvolti", come si legge nel documento. Quindi, "il consolidamento della nuova identità culturale di questo territorio, nelle forme e nei modi che le Amministrazioni Comunali promotrici metteranno in atto, in accordo con Provincia di Milano e Regione Lombardia".