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15/03/2010
L'Itis Bernocchi chiude le celebrazioni del Cinquantesimo

Dopo un anno di manifestazioni, si chiudono venerdì 19 marzo le celebrazioni per il Cinquantesimo dell'Itis Bernocchi che hanno sempre visto la nostra Bcc al fianco dell'istituto superiore di Legnano. A Palazzo Leone da Perego (via Gilardelli, 10) è in programma una "serata di musica, racconti e sorprese". Una serata dove sarà presentato il volume "Itis Bernocchi: giovani da 50 anni", scritto da Silvia Vignati; un libro che vuole «raccontare e restituire l'umore, il sapore di una scuola carica di esperienze lunghe 50 anni», spiega il Comitato organizzatore delle manifestazioni per il Cinquantesimo. «Non solo la "storia" della scuola, ma la capacità della scuola di produrre e generare cultura a trecentosessanta gradi».
Infatti il Bernocchi di Legnano in mezzo secolo ha diplomato più di 6mila studenti (contando solamente quelli che hanno frequentato le lezioni diurne), dando un contributo importante allo sviluppo del territorio e alla crescita culturale della città stessa. «È una realtà che non solamente è riuscita a tenere il passo con i tempi, ma si è sempre ritagliata un ruolo di prim'ordine nella formazione dei giovani, con uno sguardo attento al mondo del lavoro», osserva Lidio Clementi, presidente della nostra Bcc che si è formato proprio sui banchi del Bernocchi prima di diventare un imprenditore di successo. «Nel rispetto di questo ruolo e nella conferma del ruolo che la Bcc ha nei confronti del proprio territorio di attività, abbiamo voluto accompagnare questa scuola superiore in un cammino lungo un anno per rendere omaggio alla sua storia, ma anche per guardare al futuro. Abbiamo a cuore questo territorio e il suo sviluppo: la Bcc fa la sua parte sostenendo imprese, famiglie; la scuola formando generazioni di ragazzi che diventeranno il nostro futuro».
Ed è proprio al futuro che oggi, a più di mezzo secolo dalla sua istituzione, l'Itis Bernocchi guarda. Come scrive il dirigente dell'istituto, Giacomo Rinciari nella sua introduzione al libro: «Abbiamo già iniziato a pensare a una scuola modellata sul futuro, sul lavoro e quindi sull'occupazione, per favorire la stabilizzazione anche sociale del territorio». Il mercato del lavoro appare infatti sbilanciato: alle richieste delle imprese non corrisponde un'adeguata offerta di giovani tecnici. E i giovani che non trovano lavoro in Italia, vanno altrove. «La mission alla quale il Cinquantesimo ci impegnerà sarà aiutare la nostra realtà a far chiarezza su certe sovrastrutture culturali: per creare quell'equilibrio sociale e tanto auspicato e mai trovato ma, a nostro avviso, a portata di mano».
La serata di venerdì 19 marzo vedrà anche la consegna delle borse di studio Apil e Oscar Nova agli allievi eccellenti del Cinquantesimo, ma anche la presentazione dei progetti premiati. Ad allietare il momento di festa, ci saranno i giochi del mago Barnaba, l'Amarcord di Luciano Mastellari e le canzoni "di ieri e di domani" dei Numantini. L'inizio è previsto alle 20.45.