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21/09/2009
Il grazie di suor Romana alla nostra Bcc


«Noi siamo le vostre mani perché senza di voi non avremmo potuto realizzare quello che abbiamo fatto». Così suor Romana Sacchetti si è rivolta ai cittadini di Villa Cortese riservando alla nostra Bcc un «particolare ringraziamento» per il contributo dato alla sua opera missionaria. La religiosa, che ha voluto ricordare a Villa Cortese il suo «anno giubilare» per il settantesimo compleanno, il cinquantesimo di professione religiosa nell'ordine delle Adoratrici del Sangue di Cristo di Roma e i 40 anni passati in Africa, è stata festeggiata domenica 20 settembre con la messa celebrata da don Gino Cova nella chiesa parrocchiale e con il rinfresco organizzato nel salone dell'oratorio. Accanto a lei, i numerosi volontari che la seguono fin dal suo primo incarico in Tanzania e il nostro presidente, Lidio Clementi. La nostra Bcc ha infatti raccolto l'appello che alcuni "amici dell'Africa" di Villa Cortese hanno rivolto alla Bcc. «Come abbiamo dimostrato già con la missione in Burundi, non siamo rimasti indifferenti davanti all'opera che i missionari svolgono in Africa -ha commentato Clementi- L'azione che suor Romana rivolge soprattutto in aiuto delle mamme e dei bambini ha raccolto nell'Alto Milanese e nel Varesotto un gran numero di persone: la loro testimonianza ci ha spinto a sostenere un progetto importante». Accanto alle singole persone che sono rimaste affascinate dalla missionaria, si sono schierati infatti il Rotary Parchi Alto Milanese e quello di Garbagnate, e a Busto Arsizio è nata la onlus "Amici della Guinea Bissau" con l'esplicito scopo di sostenere i progetti nella missione di Ingorè. «Il contributo di tutti -ha detto la religiosa durante l'omelia- ci permette oggi di aiutare oltre 2mila bambini nella missione cattolica "Santa Maria de Mattias", in Guinea Bissau: questi piccoli possono andare a scuola e costruire così il loro futuro». Dopo aver attivato un ospedale e una scuola, i missionari puntano a realizzare una Casa della Maternità «dove ci possa essere anche un piccolo blocco operatorio», ha continuato suor Romana. «La nascita di un bambino è gioia: poter avere un reparto di Maternità adeguato ci permetterà di far crescere ulteriormente questo popolo. Vi chiedo di non chiudere il vostro cuore all'amore».