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16/05/2009
Oltre la crisi sostenendo l'economia reale

La storia del territorio parla chiaro: l'area del Varesotto e dell'Alto Milanese ha una grande tradizione industriale e un grande orgoglio. Ed è proprio facendo leva su queste prerogative e su un partner capace di sostenere l'economia reale, che le imprese del territorio possono avere una prospettiva all'attuale momento economico. La nostra Bcc è intervenuta al convegno "Un lungo Novecento - Economia e Imprese nell'Area Gallarate - Busto Arsizio. Radici e prospettive" che è stato organizzato sabato 16 maggio al Teatro Condominio di Gallarate dall'Associazione Museo Studi Patri in collaborazione con la nostra Bcc. Un appuntamento importante per leggere l'oggi con una prospettiva storica, ma soprattutto per fare un'analisi corretta della crisi e puntare al futuro. Alle sollecitazioni portate dal Cristina Marcora di Univa e di da Mauro Temperelli della Camera di Commercio di Varese, ha risposto il direttore generale della Bcc, Luca Barni.
A fronte di un sistema creditizio che viene indicato come il "grande imputato", il Credito Cooperativo prende le distanze. Se la crisi di fiducia ha portato al panico tra gli investitori, la Bcc è stata indicata come un porto sicuro dove portare i propri risparmi. E, se la crisi finanziaria ha messo in difficoltà le imprese, la Bcc è rimasta ancorata all'economia reale. Ha detto il direttore generale: «La nostra Bcc si è mossa in aiuto delle persone fisiche aderendo all'iniziativa della Camera di Commercio per la cassa integrazione guadagni: dall'area del Varesotto però, per fortuna, i numeri che stanno arrivando sono bassi. Sul fronte delle imprese invece, abbiamo messo mano alla nostra riserva patrimoniale per seguire i nostri clienti. Alla crisi non abbiamo risposto con la richiesta di rientri, ma con una maggiore disponibilità alla liquidità». Le piccole e medie imprese, che caratterizzano questo territorio, hanno risentito in modo pesante del momento economico. Innanzitutto per la minore forza contrattuale nei confronti delle grosse aziende. In secondo luogo, per il "fattore patrimonio". Riprendendo un concetto espresso da Marcora, il direttore generale ha ricordato come «l'elemento patrimonio serve oggi per traghettare le aziende verso la ripresa». E ha concluso facendo una critica costruttiva: «Siamo disponibili a metterci in gioco, ma chiediamo che anche la controparte possa fare altrettanto».
Dal fronte delle istituzioni, è arrivata la considerazione a guardare all'Alto Milanese e Varesotto come ad un unico territorio. «Busto Arsizio, Gallarate e Legnano hanno grandi potenzialità e devono essere guardate superando i confini comunali e di provincia», ha detto l'assessore allo Sviluppo Produttivo di Busto Arsizio, Franco Castiglioni. La possibilità di uscire dalla crisi c'è. «Qui continuano ad esserci imprenditori illuminati che fanno la fortuna di questo territorio», ha detto il sindaco di Gallarate, Nicola Mucci invocando però la necessità di «far tornare i soldi alle imprese perché quando un istituto di credito smette di fare da cassaforte all'economia reale, non c'è più futuro». Con la Bcc, però, il futuro c'è: non si è infatti mai distaccata dal territorio e, quindi, dall'economia reale.