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30/03/2009
La Via Crucis dell'arcivescovo a Castano Primo

Da tutta la provincia di Milano sono accorsi a Castano Primo venerdì sera, 27 marzo, in occasione della Via Crucis. Non meno di 4mila persone hanno seguito l'arcivescovo di Milano, il cardinale Dionigi Tettamanzi nella celebrazione quaresimale; tappa non solamente in preparazione della prossima Pasqua, ma anche della settimana del Santo Crocifisso che la comunità di Castano Primo vivrà all'inizio di maggio. Un appuntamento che vede la nostra Bcc in prima linea: la banca sostiene dal punto di vista economico le importanti celebrazioni castanesi, che ricorrono solamente una volta ogni 25 anni, con un contribuito mirato e una campagna di sponsorizzazione dedicata al territorio del Castanese. Si tratta di un modo per essere vicini alla comunità locale, ma anche per rinsaldare i valori storici di questa zona.
La Via Crucis, che è partita dalla chiesa della Madonna dei Poveri, si è conclusa in piazza Mazzini, davanti alla chiesa di San Zenone. Nel suo intervento, il cardinale ha ricordato la pesante situazione occupazionale che sta colpendo «anche la nostra diocesi». In particolare, l'arcivescovo si è soffermato sulla crisi del Nerviano Medical Science dove «oltre 700 persone corrono il rischio di perdere il lavoro -ha detto-. Mi soffermo nell'appello che mi hanno rivolto, sulle molte firme e penso a ciascuno di loro, a ciascuna famiglia, che perdendo il lavoro rischia di perdere la speranza. Come può una persona, se privata del suo futuro avere speranza? La chiusura potrebbe compromettere le ricerche antitumorali in corso che, a quanto mi hanno riferito, stanno arrivando alla formulazione di un farmaco a basso costo che potrebbe salvare molte vite, anche nei Paesi più poveri». Quindi l'appello del cardinale a «tutti coloro che hanno la possibilità dio intervenire per salvare questa preziosa realtà. Lo facciano al più presto». Quindi ha recitato la preghiera al Santo Crocifisso di Castano raccogliendo il ringraziamento del parroco di San Zenone, don Giuseppe Monti. «A maggio celebreremo la settimana delle traslazioni e il cardinale sarà presente alla traslazione conclusiva», ha ricordato don Monti ringraziando «tutti coloro che si stanno impegnando per preparare questo importante appuntamento».