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22/09/2008
«Siamo vicini alle famiglie con malati di Alzheimer»

Un modo per «essere vicini alle famiglie anche nei momenti di particolare sofferenza. Donare un sorriso è un obiettivo semplice, ma che ci proponiamo sostenendo iniziative come queste». Così il presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Lidio Clementi, ha introdotto il convegno "Cosa è meglio fare per noi? Terapie, assistenza e rete dei servizi per il malato e la sua famiglia" organizzato a Busto Garolfo, nella sala Don Besana della Bcc, domenica 21 settembre da Adiman (associazione per le disabilità da malattie neurologiche). In occasione della Giornata Mondiale dell'Alzheimer, la nostra banca si è messa in prima linea dando spazio e voce ad un'iniziativa destinata a riflettere su un problema che interessa molte famiglie. «Stimiamo che solamente in Italia ci siano 500mila malati di Alzheimer -ha detto Giuliana Cislaghi, neurologa, presidente di Adiman- Dare voce a momenti di confronto come questi è importante per creare una rete di collaborazione che possa costruire un sistema di sostegno per gli stessi malati, ma anche nei confronti dei familiari che si trovano con la vita sconvolta. Ringraziamo la Bcc per la disponibilità che ci ha dato e la sensibilità dimostrata». E in segno di riconoscenza, Cislaghi ha omaggio il presidente Clementi di una copia del libro "Capitale sociale e partnership tra pubblico, privato e terzo settore", scritto da Giovanna Rossi e Lucia Boccaccin; un testo che raccoglie la ricerca condotta dalle due sociologhe proprio su un progetto promosso da Adiman. Il convegno ha avuto il pregio di affrontare la malattia di Alzheimer da diversi punti di vista: quello psicologico dei "caregivers", presentato dalla psicologa Annalisa Genoni; quello più strettamente medico con Claudio Mariani, professore ordinario di Neurologia, Università degli studi di Milano-Ospedale Luigi Sacco; e quello sociale con la relazione di Lucia Boccaccin, professore straordinario di Sociologia del terzo settore, Università Cattolica di Milano. Il concetto di "rete", o partnership, è emerso come necessario e indispensabile per affrontare una malattia complessa come l'Alzheimer. Istituzioni (al convegno è intervenuto anche il sindaco di Busto Garolfo, Giovanni Alli), soggetti privati e associazioni sono chiamate a unirsi per dare una risposta non solamente in termini medici, ma anche di assistenza a quelle famiglie che trovano a rivedere la loro vita per la presenza di un malato di Alzheimer in casa. Il cammino da fare è ancora molto, ma la strada è tracciata.