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16/09/2008
XV Giornata Mondiale dell’Alzheimer: la Bcc in prima fila con un convegno

L'occasione arriva dalla celebrazione della quindicesima "Giornata mondiale dell'Alzheimer" in programma il 21 settembre; un appuntamento che, istituito nel 1994 dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e dall'Alzheimer's Disease International, vuole non solo essere un momento di informazione e coinvolgimento sulla malattia, ma soprattutto un'occasione di confronto su una condizione che interessa una schiera sempre più ampia di persone. La Federazione Alzheimer Italia infatti stima che siano più di 25 milioni i malati di alzheimer in tutto il mondo, oltre 500mila solamente in Italia, complessivamente circa il 20 per cento della popolazione over 65. «Parliamo di una malattia che da sola rappresenta il 50 per cento di tutte le demenze, arrivando così ad interessare quasi un milione di persone in Italia», precisa Giuliana Cislaghi, neurologa, presidente di Adiman onlus. Nonostante questo, la malattia è ancora poco conosciuta e rappresenta una delle maggiori sfide sanitarie dell'ultimo secolo. A fronte di un paziente malato di alzheimer la soluzione può essere il ricovero in strutture dedicate ed attrezzate con un apposito nucleo. «Ma questa è solitamente la soluzione ultima che i familiari si pongono. Viene preferita l'assistenza domiciliare, con le tradizionali badanti che però non sempre hanno la necessaria competenza e la preparazione per affrontare la complessità della malattia», continua Cislaghi.

- In occasione della quindicesima Giornata mondiale dell'Alzheimer, domenica 21 settembre, Adiman presenta il convegno: "Cosa è meglio fare per noi? Terapie, assistenza e rete dei servizi per il malato e la sua famiglia".
Programma:
Ore 9: saluto delle autorità;
Ore 9.30: "Inquadramento della complessità: le domande più frequenti e le esperienze", Annalisa Genoni, psicologa;
Ore 10: "La terapia farmacologica", Claudio Mariani, professore ordinario di Neurologia, Università degli Studi di Milano-Ospedale "Luigi Sacco";
Ore 10.30: "La rete dei servizi: realtà o utopia?", Giuliana Cislaghi, neurologa e presidente di Adiman;
Ore 11: "Le 'buone pratiche' per la famiglia e il terzo settore. Una esperienza locale", Giovanna Rossi, professore ordinario di Sociologia della Famiglia e professore affidatario di Sociologia delle politiche sociali e dei servizi socio-sanitari, Università Cattolica Milano;
Ore 11: discussione;
Ore 12: conclusioni;
Ore 12.30: buffet.
Moderatrice: Giuliana Cislaghi, neurologa, presidente di Adiman onlus.

L'iniziativa gode del patrocinio del Consiglio regionale della Lombardia, del Comune di Busto Garolfo e dell'Asl Provincia di Milano 1.