News
31/05/2011
Bcc e Ensinger vicine al territorio

Due campi molto diversi di azione uniti da un unico modo di operare. La multinazionale tedesca Ensinger e la nostra Bcc sono uniti dalla passione per il territorio. È il territorio infatti il filo conduttore che ha portato Ensinger ad essere anche socia della Bcc facendo così crescere anche la nostra banca. Venerdì pomeriggio, 29 maggio, nell'auditorium Don Besana a Busto Garolfo, i vertici di Ensinger i 53 dipendenti dello stabilimento di Olcella (frazione di Busto Garolfo) hanno celebrato i 20 anni di presenza in Italia della multinazionale tedesca. Una festa che ha permesso di ripercorrere il cammino fatto dall'azienda che l'ha portata ad essere la prima realtà nazionale per la commercializzazione di materiali plastici semilavorati ad alte prestazioni ed un riferimento per il mercato dei profili in materiali termoplastici. Con 18 milioni di fatturato, Ensinger è oggi un'azienda leader. Alla cerimonia sono intervenuti i due direttori generale della casa madre tedesca, Klaus Ensinger -figlio del fondatore Wilfred- e Roland Reber, Federico Montelli presidente di Formaper, Ingo Casper già controller di Ensinger, persona che ha gestito la fondazione di Ensinger Italia, il presidente di Confindustria Altomilanese Corrado Bertelli e Roberto Scazzosi presidente della nostra Bcc, oltre all'amministratore delegato di Ensinger Italia, Giancarlo Piatti. «Preservare e rispettare la natura delle identità locali e le loro caratteristiche peculiari è uno dei concetti fondamentali messo in atto da Ensinger in tutto il mondo», ha infatti ricordato Piatti. «Il gruppo Ensinger ha sempre dato vita ad un intenso rapporto con il territorio e, di conseguenza, incoraggiato in tal senso le diverse filiali». Una filosofia condivisa dalla nostra Bcc, come ha osservato Scazzosi: «Una banca locale è diventata partner di una multinazionale e una multinazionale è diventata socia di una Bcc. Con vantaggi sono reciproci. La piccola banca si fa grande per essere partner di una multinazionale; la multinazionale si fa piccola per calarsi nei fatti del territorio in cui opera, per comprenderlo meglio, quindi per lavorarci meglio».