News
23/05/2011
Storie di economia virtuosa: il Gruppo Castiglioni

Voglia di fare e di costruire, ecco l'imprenditore di oggi. Oggi, come nel passato, sono sempre coloro che si mettono in gioco a vincere la sfida del mercato. Dall'osservatorio della nostra Bcc emergono, in mezzo alla crisi, storie di economia virtuosa, di aziende, che tengono, fanno utili e investimenti. Vogliamo presentarvi la testimonianza di Matteo Castiglioni vicepresidente del gruppo giovani Univa e alla guida del gruppo Castiglioni di Busto Arsizio, un'azienda che ha avuto il coraggio di mettere in rete le proprie esperienze e, puntando su un'economia green, ha vinto la sfida del mercato.
«L'imprenditore è ormai una razza in estinzione ma, come mi ha insegnato mio padre, "mai mollare" e, con entusiasmo, andare avanti». Parola di Matteo Castiglioni, 34 anni, vicepresidente del Gruppo giovani imprenditori di Univa e alla guida, insieme al fratello Carlo, del gruppo Castiglioni di Busto Arsizio. Una rete di imprese che spazia dal settore edile all'impiantistico, dai prefabbricati ai tetti fotovoltaici e che è stata avviata dal padre Giannino più di mezzo secolo fa.
Una rivincita per quella che viene chiamata la "seconda generazione" di imprenditori. Un gruppo che opera in netta controtendenza rispetto al mercato: 15 milioni di euro di investimento per la nuova sede produttiva da 20mila metri quadrati. «L'imprenditore nasce con la voglia di fare, con la voglia di costruire qualcosa per sé e per gli altri, puntiamo sull'innovazione, sul verde, su una rete di imprese, che è in grado di fare massa critica e sistema, per operare nelle grandi opere, per cambiare il modo di abitare. Lavoriamo assieme per costruire un mondo più verde, e ci stiamo riuscendo». Ecco l'imprenditore attaccato a quell'economia reale che la nostra Bcc ha sempre messo al centro del proprio operare. «Un'impresa che continua a crescere e a innovarsi anche in periodi di recessione è possibile - spiega Roberto Scazzosi, il nostro presidente della Bcc - Noi vogliamo difendere e valorizzare la diversità delle piccole e medie imprese. Questa è la nostra meta, anche in tempi di navigazione difficile. Vogliamo fare un salto oltre la crisi, immaginando e indicando i connotati dell'impresa virtuosa. Noi crediamo e sosteniamo i nostri imprenditori». E le aziende, clienti della Bcc ne sono coscienti. «Ben vengano le banche che capiscono il territorio e a chi opera per il territorio danno possibilità di crescita e sviluppo. - prosegue Castiglioni - Ma non sempre è così. Anche se la nostra storia aziendale, lunga e consolidata, ci permette di avere le spalle abbastanza coperte, vediamo imprenditori che, pur avendo i numeri, non trovano il supporto finanziario: così non si va avanti». Il segreto è «avere lo sguardo lungo». Ovvero, «fare delle scelte all'interno facendo crescere i propri collaboratori». Ma anche all'esterno. Prosegue: «Negli ultimi anni ho visto cambiare l'azienda: il nostro gruppo ha resistito alla crisi facendo leva sul fatto che erano stati diversificati i campi di attività. Siamo però stati sempre con gli occhi ben aperti, nel cercare di cogliere tutti i segnali che ci arrivavano dal mercato. E, soprattutto, snelli e flessibili per capire in modo rapido e dare delle risposte veloci alle richieste del mercato». Indispensabili sono «la conoscenza nel minimo dettaglio del lavoro della propria azienda, la voglia di mettersi continuamente in gioco e l'essere parte di una rete». In tal senso recentemente due società del gruppo sono entrate a fare parte della prima rete di imprese in Italia operante nel mercato delle infrastrutture e costruzioni: Infrabuild (www.infra-build.it). Un'iniziativa importante, che vuole mettere in rete le competenze delle realtà aderenti, per aumentare la propria competitività, sviluppare nuove soluzioni edilizie efficienti ed ecosostenibili e fare fronte comune nel campo delle grandi infrastrutture che si stanno realizzando in Lombardia.
Serve tempo, e questo, per chi ha una giornata lavorativa che inizia alle 7 e finisce alle 22, non sempre è facile. L'imprenditore non si improvvisa, ha nel suo dna la voglia di fare impresa», continua Castiglioni. La formazione è importantissima, ma, senza passione e dedizione, non è sufficiente. «Dopo la laurea in Economia aziendale sono entrato subito in azienda e ho cominciato a verificare sul campo ciò che avevo imparato all'università. I primi cinque anni sono di scoperta e di formazione per conoscere e imparare il lavoro. Solo dopo, a patto di essersi impegnati a fondo, si può dire di poter veramente iniziare a fare l'imprenditore». Matteo Castiglioni ha vinto la sfida del mercato, e il suo gruppo è in netta ascesa.