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08/05/2012
Commercio e credito, ecco il «modello Varese»

Rete e ascolto. Sono questi i due binari che fanno dell'accordo tra la nostra Bcc e Confesercenti provinciale Varese un modello da seguire per guardare oltre la crisi. «Viviamo in un mondo globalizzato, fatto da una finanza necessariamente globale. Ma oggi abbiamo bisogno di una finanza a chilometri zero; una finanza espressa dal territorio per il territorio». Con queste parole Andrea Uselli, ricercatore della facoltà di Economia dell'università dell'Insubria, ha aperto lunedì 7 maggio il convegno "Commercio e credito. Domanda e risposta" al centro congressi Ville Ponti di Varese. Un appuntamento importante, nato dalla volontà di Confesercenti provinciale Varese e della nostra Bcc di presentare un'azione concreta per il sostegno delle piccole e medie imprese. Il contesto nel quale ci si inserisce è conosciuto: una crisi che morde sempre di più e le imprese che faticano a rimanere a galla. Eppure «la crisi è anche un'occasione perché spinge a prendere delle decisioni», ha affermato Luigi Maltecca, imprenditore e membro della giunta di Confesercenti Varese. «La crisi porta sempre delle opportunità, occorre però sapersi muovere con attenzione e noi, come banca, lo siamo: siamo attenti al mercato e siamo attenti al cliente», ha osservato Adalberto Tomasello, responsabile dell'Area mercato della nostra Bcc. La situazione generale però rimane critica. «Molte piccole realtà hanno già chiuso, altre cercano di sopravvivere - ha ricordato Gianni Lucchina, direttore generale di Confesercenti Varese -. Il commerciante oggi deve fare i conti con il calo dei consumi (3% circa) e con un mercato difficile, giocato su una guerra dei prezzi dove anche un minimo sbalzo negli incassi rischia di condurre ad una situazione di emergenza. Un solo dato: quasi la metà delle imprese aperte dal 2007 a oggi non è riuscita reggere». La risposta a questa situazione è arrivata dal basso. Ha proseguito Lucchina: «Confesercenti Varese e Bcc si sono messe a confronto proponendo un modello di azione per guardare oltre la crisi. Si parla molto di fare rete, ma troppo spesso questa parola rimane uno slogan ben lontano dai fatti. Abbiamo voluto metterci insieme, ciascuno nel rispetto e nella responsabilità del proprio ruolo, per trovare una strada». Il metodo è stato quello dell'ascolto. Ovvero, «capire quali sono le reali esigenze delle piccole e medie imprese, di cosa hanno realmente bisogno. E abbiamo scoperto che non si tratta di soluzioni complesse, dovevano essere, semplicemente, proposte nei termini corretti», ha spiegato Barni. «Soluzioni magari non innovative, ma sartoriali, ovvero tagliate su misura per le esigenze di un territorio». Sono nate così le quattro azioni della Bcc: un finanziamento temporaneo agevolato pensato per permettere alle imprese di superare eventuali tensioni di liquidità; un conto corrente dedicato a costo fisso; il servizio POS a commissioni basse con installazione e assistenza gratuite; uno specifico finanziamento per creare il proprio negozio virtuale. E le risposte non hanno tardato ad arrivare. «In poco meno di un mese, abbiamo già avuto più di una decina di richieste», ha concluso Barni. Il plauso all'iniziativa è arrivato anche dal sindaco di Varese, Attilio Fontana, e dal vicepresidente della Provincia di Varese, Gianfranco Bottini. Entrambi hanno sottolineato non solamente l'importanza delle azioni sinergiche, ma soprattutto il ruolo di "attore locale" che la nostra Bcc ha svolto e continua a svolgere.