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05/04/2012
Bilancio 2011, specchio della congiuntura economica

Al termine di un anno che è stato caratterizzato da una profonda crisi, la nostra Bcc ha presentato il bilancio. Un conto economico che risente delle difficoltà delle imprese del territorio e che per la prima volta nella storia della nostra banca è preceduto da un segno meno. «Paghiamo la crisi, come la pagano le aziende», ha detto il presidente della Bcc, Roberto Scazzosi, nella conferenza stampa di mercoledì 4 aprile. «Anche nel 2011, non abbiamo fatto mancare il nostro apporto all'economia del territorio, fedeli alla nostra funzione di banca locale e facendo registrare un più 6% negli impieghi. Ma se le imprese falliscono, e i dati dei concordati sono triplicati rispetto al 2007, è inevitabile che gli effetti ricadano su chi ha concesso credito. Non sono preoccupato: la Bcc è banca ben patrimonializzata e in grado, anche in un anno di crisi come il 2011, di produrre utile».
L'effetto domino della crisi ha impattato anche sul bilancio della Bcc: l'esercizio 2011 è stato chiuso con un passivo di 3 milioni 53mila 578 euro al lordo delle imposte e 4 milioni 257mila 269 euro dopo le tasse. Stante il segno meno, infatti, gli indicatori dell'attività della nostra banca mostrano un incoraggiante trend di crescita. Il totale attivo nel 2011 è stato di 864.015.248 contro i 795.959.769 del 2010 (+ 8,5%); il margine di intermediazione è aumentato dai 26milioni 228.586 euro del 2010 ai 28 milioni 271mila 316 euro del 2011 (+ 7,8%); il margine di interesse è cresciuto dai 17 milioni 176mila 013 euro del 2010 ai 19 milioni 365mila 394 euro del 2011 (+ 12,7%); le commissioni attive hanno avuto un calo contenuto, dagli 8milioni 866mila 747 euro del 2010 agli 8 milioni 662mila 906 euro del 2011, il che dimostra, in una situazione di crisi, la capacità di gestire i depositi arricchendo l'offerta alla clientela con altri servizi.
«Il bilancio 2011è l'estrema sintesi e lo specchio fedele del momento economico», ha detto il direttore generale della nostra Bcc, Luca Barni. «Nell'ultimo triennio ci siamo sempre più orientati sul cliente, lavorando sulle potenzialità commerciali nell'ottica di una migliore redditività e della massima fidelizzazione. Significativo è il fatto che la redditività espressa dall'attività caratteristica della banca sia ai livelli del 2007, ossia l'anno che ha fatto registrare l'utile netto più alto nella storia della Bcc. Ma la crisi che ha colpito le aziende ha portato all'inesigibilità di parte dei crediti della clientela; la banca ha quindi, come tutte le aziende, fatto pulizia del credito deteriorato spesando la crisi per meglio attrezzarsi alle sfide future». Il bilancio sarà presentato all'assemblea dei soci in programma domenica 29 aprile.