Il presidente Roberto Scazzosi: «La nostra Bcc sta aiutando il territorio a intercettare anche la più piccola possibilità di ripresa»
+1,8% nei crediti alla clientela rispetto alla chiusura del 2013: è il dato più rilevante del primo trimestre dell'anno della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, quello che segna un'inversione nelle dinamiche degli impieghi e che indica i primi progressi dell'economia del territorio (Altomilanese e Varesotto) dall'inizio della crisi.
«Nel primo trimestre 2014, dopo molto tempo, tutti i nostri indicatori sugli impieghi mostrano un andamento positivo -riferisce il presidente della Bcc Roberto Scazzosi-; con tutte le cautele del caso e la consapevolezza che non si possa ancora parlare a pieno diritto di uscita dalla crisi, qualcosa si sta muovendo. E noi, come banca del territorio, facciamo la nostra parte nell'aiutare famiglie e imprese ad agganciare la ripresa».
In particolare, dopo anni molto critici, tutte le forme tecniche di finanziamento a breve mostrano un andamento positivo e, sul lato famiglie, a testimoniare una ripresa della domanda di abitazioni si registra il forte aumento di mutui prima casa (+40%), già partito con il secondo semestre del 2013 e confermato anche in questa prima parte del 2014. Molto variegata la situazione nel manifatturiero, data natura e posizionamento disomogenei del business delle imprese; risultano avvantaggiate quelle realtà aperte al mercato internazionale e che hanno saputo innovarsi da un punto di vista organizzativo o di prodotti e processi interni.
«La vera novità di questi primi mesi del 2014 è rappresentata dall'aumento dei finanziamenti a breve termine, quelli legati al circolante delle aziende -nota il direttore generale della Bcc Luca Barni-. È un dato che interpretiamo in maniera positiva dal momento che simili richieste da parte delle imprese sono strettamente correlate all'aumento del fatturato delle stesse, il che rappresenta un buon segnale. In questi anni, in cui come banca del territorio abbiamo risentito delle difficoltà dell'economia locale, abbiamo messo una parte cospicua della nostra redditività al servizio delle sofferenze. Grazie a questa scelta, adesso siamo in grado di finanziare progetti di crescita».